Sri Lanka: la Chiesa educa l’uomo ad essere un comunicatore e un ascoltatore
di Melani Manel Perera
Un incontro in occasione della Giornata mondiale delle comunicazioni sociali. L’uso delle nuove tecnologie deve essere integrato con l’amore per l’altro, o il mondo verrà distrutto. Tema dell’evento: “Verità, proclamazione e autenticità della vita nell’era digitale”.
Colombo (AsiaNews) – Nella comunicazione da parte dei cattolici ci deve essere una “differenza riconoscibile e ammirevole”, che con saggezza e spiritualità renda l’uomo un comunicatore e un ascoltatore corretto. È una delle piste affrontate durante l’incontro per la Giornata mondiale delle comunicazioni sociali, il 4 luglio scorso. Il tema, proposto dalla Commissione arcidiocesana sulle comunicazioni sociali, era “Verità, proclamazione e autenticità della vita nell’era digitale”. Seminaristi di S. Aloysius, sacerdoti e suore cattolici e alcune personalità dei media si sono incontrati presso la Jubilee Hall dell’arcidiocesi.

Per p. Cyril Gamini Fernando, vicario generale ed ex direttore del Catholic Communication Centre della diocesi di Colombo, l’urgenza più importante della Chiesa cattolica è “sviluppare le menti, i cuori e le attitudini di chi ha a che fare con le nuove tecnologie”, perché “esistono molti corsi per imparare come gestire e lavorare con i nuovi strumenti; ma se l’uomo non ama il suo prossimo, l’ambiente, se non conosce i valori delle persone e la bellezza delle creature di Dio… quell’uomo distruggerà il mondo con questa tecnologia”.

P. Sujeewa Athukorala, parroco di Wadduwa, ha sottolineato: “È essenziale insegnare questo ai più giovani, perché possano comprendere cosa è buono e cosa non lo è”.

Alla fine dell’incontro la Commissione arcidiocesana per le comunicazioni sociali ha lanciato un Cd sulla Passione di Cristo, dal titolo “Sii positivo – La pace inizia con un sorriso”.