Migliaia in fuga per l’eruzione di un vulcano nell’isola di Sulawesi
Il Lokon è tornato in attività, obbligando le autorità a lanciare l’allarme rosso, il più alto livello di pericolo. Nella zona vivono 28mila persone; 4400 hanno già lasciato le loro case, mentre le operazioni di evacuazione continuano. Nel 1991 un turista svizzero è morto durante un’eruzione del Lokon.
Jakarta (AsiaNews/Agenzie) – Migliaia di persone su un’isola indonesiana sono in fuga per una forte eruzione vulcanica. Il Lokon, sull’isola di Sulawesi, ha cominciato a eruttare lava, fumo e lapilli ieri notte, mandando nell’aria a centinaia di metri di altezza lapilli infuocati e cenere. Lo stato di allerta nella zona è stato innalzato al massimo livello, quello di allarme rosso. Erba e vegetazione intorno al vulcano, per un raggio di oltre 500 metri, sono andati in fiamme.

Non c’è notizia di persone ferite, fino ad ora. Al momento attuale almeno 4400 persone che abitavano nei villaggi vicini sono state evacuate, e la situazione è monitorata continuamente. “Non c’è stato panico perché la gente è stata messa in preallarme, e stiamo continuando a evacuare i villaggi”, ha dichiarato un responsabile della Protezione civile. Nella zona di evacuazione vivono circa 28mila persone. In effetti la ripresa di attività del Lokon era stata notata già da qualche settimana.

Il Lokon, alto 1580 metri, è uno dei vulcani più attivi dell’arcipelago indonesiano. Nel 1991 la sua eruzione costò la vita a un turista svizzero. L’arcipelago ha dozzine di vulcani attivi. Il più noto di essi, ed anche uno dei più attivi, è il Merapi, nell’isola di Java, le cui eruzioni nell’ottobre del 2010 hanno provocato la morte di più di 350 persone.