Obama incontra il Dalai Lama; Clinton parla di debito a Shenzhen
La Cina ha chiesto al presidente Usa di cancellare l’incontro. Forse la visita del Dalai Lama serve a premere su Pechino perché aiuti a sostenere il debito americano. Su questo tema Hillary Clinton vedrà Dai Bingguo.
Pechino (AsiaNews/Agenzie) – La Casa Bianca ha annunciato che oggi il presidente Barack Obama incontrerà il Dalai Lama per testimoniare il suo sostegno all’identità tibetana. Nello stesso giorno, è stato annunciato che il 25 luglio a Shenzhen (Guangdong), il segretario di Stato Usa, Hillary Clinton, incontrerà il consigliere di Stato cinese, Dai Bingguo. Con ogni probabilità a tema vi è la difficile situazione del debito Usa, che rischia di rovinare anche su Pechino.

In una dichiarazione diffusa dalla Casa Bianca, si afferma che nell’incontrare il Dalai Lama “il presidente vuole sottolineare il suo continuo sostegno al dialogo fra i rappresentanti del Dalai Lama e il governo cinese per risolvere le differenze”.

L’annuncio della visita del leader tibetano ha già suscitato una forte reazione di Pechino. Il ministero cinese degli esteri ha chiesto con urgenza a Washington di cancellare l’incontro, che è classificato come privato e durerà solo mezz’ora.

Nel febbraio del 2010, un incontro del presidente Usa con il Dalai Lama è stato criticato con forza da Pechino, tanto che all’ultimo momento Obama ne ha ridotto lo spessore, incontrando il leader tibetano non nella Stanza ovale (usata per gli incontri ufficiali), e facendolo uscire da una porta di servizio.

Analisti vedono un legame fra l’annuncio della visita del Dalai Lama e un colloquio che la Clinton avrà con Dai Bingguo. Due giorni fa la Cina ha messo in guardia gli Stati Uniti e garantire la protezione degli “interessi degli investitori” nella diatriba che si sta consumando a Washington sull’innalzamento del tetto del debito.
Gli Stati Uniti hanno un debito pubblico di oltre 14mila miliardi di dollari. Di questi, più di 1000 sono sulle spalle dei cinesi.
I timori di un collasso dell’economia americana sta spingendo da tempo la Cina a diversificare i suoi investimenti, distaccandosi dai titoli di Stato Usa.