Pubblicato l’atto di accusa e i nomi per l’assassinio di Hariri
di Paul Dakiki
Hezbollah aveva espresso minacce se si osava pubblicare l’atto di accusa che cita quattro membri dell’organizzazione militante islamica.
Beirut (AsiaNews) – Il Tribunale speciale per il Libano (Tsl) ha reso pubblico oggi l’atto di accusa e i nomi dei sospettati autori dell’assassinio del premier Rafic Hariri, ucciso nel 2005 (a sin. nella foto insieme al capo degli Hezbollah, Nasrallah). L’atto di accusa cita quattro personaggi appartenenti ad Hezbollah come sospetti responsabili dell’uccisione del premier, causato da alcune bombe piazzate sotto il livello stradale, che portarono alla morte di almeno 21 persone.

Nei mesi scorsi Hezbollah aveva espresso minacce se avveniva la pubblicazione dell’atto di accusa e ha rigettato le conclusioni del Tsl come “filo-israeliane”.

La decisione di pubblicare l’atto di accusa avviene dopo mesi di tentennamenti e di voci o rivelazioni anonime. Nel documento di oggi si spiega che la pubblicazione dell’atto di accusa “non significa che gli individui sono colpevoli, ma che vi sono prove sufficienti per procedere con un processo”.

Il Tsl ha anche pubblicato il testo integrale dei mandati di cattura per i quattro membri di Hezbollah implicati nel delitto, e cioè Mustafa Amine Badreddine, Salim Jamil Ayyash, Hussein Hassan Oneissi e Assad Hassan Sabra.

Secondo l’atto di accusa, Badreddine era una specie di “supervisore” dell’operazione; Ayyash “ha coordinato il gruppo dei sicari, responsabili della preparazione fisica dell’attentato”. Gli altri due, Oneissi e Sabra, “avevano il compito di preparare false rivendicazioni di responsabilità, che servivano a identificare e investigare le persone sbagliate, per strappare i cospiratori alla giustizia”.