L’inviato speciale Usa in Myanmar, prove di disgelo fra Washington e la giunta militare
di Yaung Ni Oo
Derek Mitchell ha incontrato esponenti del Parlamento, Aung San Suu Kyi, leader dell’opposizione e delle minoranze etniche. Al centro dei colloqui aiuti nel settore sanitario e dell’istruzione. Ma si è parlato anche di economia e cooperazione fra i due Paesi. Nessun commento su possibili modifiche alle sanzioni.
Yangon (AsiaNews) – Incontri con parlamentari birmani e funzionari di governo; un faccia a faccia con la Nobel per la pace Aung San Suu Kyi; colloqui con esponenti dell’opposizione e leader delle minoranze etniche. È un calendario fitto di impegni quello dell’Inviato speciale e coordinatore delle politiche Usa per la Birmania Derek Mitchell, arrivato in Myanmar il 9 settembre scorso per una cinque giorni di visita ufficiale. Economia, sanzioni, rafforzamento dei legami commerciali con il Paese del Sud-est asiatico: sono molti i temi al centro dell’agenda, in quello che appare un primo tentativo di riavvicinamento dopo decenni di gelo tra Washington e il regime militare di Naypyidaw, ora sostituito da un Parlamento “civile” ma legato a doppio filo ai vertici dell’esercito.

Nella capitale, Mitchell ha discusso con alcuni deputati dei metodi di lavoro delle Camere, del sistema democratico birmano e i possibili sviluppi per il futuro. Egli ha confermato l’interesse del governo americano sulle “scelte future” in tema di economia e politica del Myanmar, auspicando un “miglioramento” nelle relazioni bilaterali fra i due Paesi.

Ieri a Yangon, invece, l’inviato speciale Usa ha incontrato Aung San Suu Kyi: con la leader della Lega nazionale per la democrazia (Nld) egli ha parlato di possibili sviluppi nel campo sanitario e nel settore dell’istruzione. Per la prima volta la Nobel per la pace ha sottolineato in pubblico il tema degli aiuti statunitensi. Fonti non ufficiali rivelano che i due hanno anche discusso di riforme politiche e riconciliazione nazionale. A una domanda diretta sulle sanzioni, Aung San Suu Kyi ha risposto che la questione non è stata affrontata durante il faccia a faccia.

Il rappresentante statunitense ha infine avuto colloqui con alcuni rappresentanti delle opposizioni e delle minoranze etniche. Aye Tha Aung, segretario della Arakan League for Democracy, ha sottolineato la mancanza di pari diritti rispetto alle altre componenti dell’Unione del Myanmar e la necessità di emendare la Costituzione del 2008.

Sempre ieri Mitchell ha parlato con il consigliere di Thein Sein, presidente del Myanmar, in un incontro giudicato “positivo” dal versante birmano. L’inviato speciale Usa ha infine visitato cliniche specializzate per il trattamento dell’Hiv e gestite dalla Nld, oltre a centri di volontariato e la ong Free Funeral Service, che offre a titolo gratuito medicine, istruzione, assistenza sanitaria e post mortem.