Shanxi, sacerdote corrotto difeso dall’Ufficio affari religiosi
di Jian Mei
Il rettore del seminario Montecorvino è stato allontanato per essersi impossessato di fondi destinati al seminario. Ma l’Ufficio affari religiosi vuole rimetterlo al suo posto e ha fermato l’apertura dell’anno scolastico.
Taiyuan (AsiaNews) – L’ex rettore del seminario regionale dello Shanxi, sospettato di aver intascato fondi destinati al seminario, ha trovato un difensore nell’Ufficio affari religiosi (Uar) della provincia. Mentre i vescovi hanno già decretato le sue dimissioni, l’Uar esige che egli riprenda la carica. Intanto, a causa del braccio di ferro, il seminario ha dovuto ritardare l’apertura fissata per i primi di settembre.

P. Antonio Chang Tongxi, 45 anni, nel 2009 era stato nominato rettore del seminario regionale maggiore dello Shanxi, intitolato al primo arcivescovo di Pechino, il francescano Giovanni da Montecorvino.

Nel giugno scorso, il presidente del seminario, mons. Giovanni Huo Cheng di Fenyang, gli ha comunicato le dimissioni con effetto immediato. Sospettato di aver intascato fondi destinati al seminario, il consiglio di presidenza gli ha chiesto di presentare i bilanci entro la fine di giugno.
Il p. Chang, invece di presentare i bilanci, si è rivolto all’Uar per avere aiuto e dallo scorso agosto i rappresentanti del ministero esigono che il rettore dimesso sia reinstallato con la minaccia di mantenere chiuso il seminario a tempo indeterminato.

Un sacerdote del seminario Montecorvino ha detto ad AsiaNews che gli studenti non erano contenti di p. Chang e del suo modo di organizzare la vita della comunità, ma hanno sempre temuto di parlare apertamente.

Un altro sacerdote ha espresso il timore che il seminario rimanga chiuso per molto tempo, compromettendo la formazione dei seminaristi.

Uno degli studenti, parlando con AsiaNews, ha detto che il precedente rettore, Wu Junwei, dallo scorso anno vescovo di Yungcheng (v. foto), potrebbe riprendere la responsabilità del seminario, guidandolo in modo qualificato, pur in mezzo alle difficoltà.

Altri seminaristi sono amareggiati che il governo si immischi in una questione che è interna alla Chiesa.