Pakistan: condannato a morte Mumtaz Qadri, l’assassino di Salman Taseer
di Jibran Khan
Il Tribunale antiterrorismo (Atc) pakistano ha emesso oggi la sentenza contro, definendo l’omicidio “un crimine efferato” e “ingiustificabile”. La difesa di Qadri ha sostenuto la “inevitabilità” dell’assassinio, provocato dalle “dichiarazioni disdicevoli” di Taseer sulla legge sulla blasfemia. Proteste fuori della prigione. Vescovo di Islamabad: “Sentenza coraggiosa, ora lavoriamo insieme per una società tollerante ”.
Islamabad (AsiaNews) – Il Tribunale antiterrorismo (Atc) pakistano ha condannato a morte Malik Mumtaz Hussain Qadri, assassino reo confesso del governatore del Punjab Salmaan Taseer. Nell’emettere la doppia sentenza – secondo l’art. 302 del Codice penale pakistano e l’art. 7.8 dell’Atc – il giudice Sved Pervez Ali Shah ha dichiarato: “L’assassinio del governatore è stato un crimine efferato, che non ha alcuna giustificazione”. Lo scorso 4 gennaio Mumtaz Qadri, una delle guardie del corpo di Taseer, ha ucciso il governatore all’uscita da un ristorante di Islamabad, per le sue posizioni contrarie alla legge sulla blasfemia. Sin dal giorno dell’uccisione, Qadri ha sempre rivendicato la paternità dell’omicidio, negando l’esistenza di un mandante. Fuori dalla prigione di Advala (Rawalpindi), una folla di persone ha protestato contro la condanna, definendo Qadri un “eroe”.

Raja Shujahur Rehman, legale di Mumtaz Qadri, ha presentato il gesto del suo assistito come una “provocazione improvvisa” scatenata dalle dichiarazioni “disdicevoli per un musulmano”, espresse da Salmaan Taser. Il governatore aveva difeso Asia Bibi, la cristiana condannata a morte per blasfemia, e proponeva l’abolizione della “legge nera”. “Il mio assistito – ha dichiarato l’avvocato – ha rilasciato una dichiarazione scritta di 40 pagine, in cui fa riferimento a 11 versetti coranici, 28 citazioni della Sunnah e di eminenti giuristi musulmani”. Secondo la difesa di Qadri, gli insegnamenti del profeta Maometto avvalorano la tesi dell’inevitabilità dell’omicidio. Che “se non avesse compiuto Qadri, sarebbe stato fatto da qualcun altro”.

Intanto, fuori dalla prigione la sentenza ha scatenato le proteste dei sostenitori di Mumtaz Qadri, che si sono riversati in strada a Rawalpindi. I partiti religiosi hanno annunciato che lanceranno una campagna nazionale contro la condanna a morte.

Mons. Rufin Anthony, vescovo di Rawalpindi/Islamabad, ha definito “coraggiosa” la decisione presa dai giudici dell’Atc: “Per la prima volta in Pakistan, una persona coinvolta in un assassinio d’alto profilo è stata condannata. Salman Taseer, che voleva eliminare la legge sulla blasfemia, è stato messo a tacere per le sue idee, mentre Qadri viene celebrato come un eroe. Questa ideologia estremista e insensibile deve essere scoraggiata. Rispettare la fede e i sentimenti religiosi delle persone è una qualità umana”.

“Non è necessario essere d’accordo con il credo di un’altra persona – conclude il vescovo – perché tutti hanno il diritto di seguire la propria religione. C’è bisogno di lavorar tutti insieme per costruire una società tollerante” .