Scrittrice cattolica thai: letteratura e cultura, la via per testimoniare Cristo
di Weena Kowitwanij
Prakin Xumxai Na Ayudhaya, 92 anni, docente e scrittrice, nel corso della sua vita ha promosso il dialogo interreligioso e il sostengo alle persone più disagiate della società. Con lo pseudonimo cristiano Eugenius ha pubblicato diversi libri, che le sono valsi premi e riconoscimenti. La spiritualità, afferma, è “elemento cardine” della vita.
Bangkok (AsiaNews) – Un esempio di testimonianza cristiana nella società e di strenuo sostegno dei diritti umani e del principio assoluto della non-violenza, radicato a fondo nella cultura buddista thai. Sono questi i motivi che hanno spinto la Chiesa cattolica e il governo di Bangkok a premiare “Eugenius”, Prakin Xumxai Na Ayudhaya, 92 anni, docente e scrittrice thailandese, che nel corso della sua vita ha promosso il dialogo interreligioso e il sostengo alle persone più disagiate della società. E, pur di non rinunciare alla fede in Cristo, ha rinunciato all’insegnamento in uno dei centri più prestigiosi del Paese, riservato però esclusivamente a professori buddisti.

Dopo la laurea all’università di Chulalongkorn, le viene offerto un posto da insegnante alla scuola Traim Udom Suksa, un prestigioso e ambito istituto pre-universitario collegato al governo. Tuttavia, la donna rifiuta l’incarico perché il personale docente e non deve essere – per legge – di fede buddista. “Mi dispiace – disse a chi le offriva il lavoro – ma sono cattolica e non cambierò mai la mia fede”. Opta allora per un anno in Francia dove approfondisce gli studi e, al rientro in Thailandia, avvia la carriera letteraria che la renderà celebre al pubblico. Nel primo e più famoso libro, intitolato “Under the bridge”, racconta le sofferenze degli emarginati e dei senza casa che vivono sotto i ponti della capitale. Esso viene pubblicato in un mensile nazionale con lo pseudonimo di “Eugenius”, che è il nome “cristiano” con cui si è ribattezzata.

L’opera della scrittrice cattolica ha incontrato apprezzamenti anche all’interno della leadership politica: lo scorso settembre il presidente della Camera Somsak Prisananuntakul ha presieduto alla consegna del premio “Phan Waen Pha Award”, insignito a Prakin Xumxai Na Ayudhaya insieme ad altri nove esponenti della cultura thai. Il riconoscimento è stato assegnato al libro intitolato “Khob Pha Klib Thong” – un “must” nel contesto della letteratura thai – in cui invita le persone delle classi più basse a lottare per il futuro senza smarrire la speranza. Il premio celebra i valori della democrazia, libertà personale e in politica, lo sviluppo della società attraverso la fatica letteraria. Elementi che rientrano nella festa dei cattolici thai, che il 20 novembre prossimo ricordano la giornata dedicata alle vocazioni e ai diritti umani.

Naowaratana Pongpaiboon, buddista, premiato anch’egli dal governo, sottolinea l’amicizia nata con “Eugenius” per il “libero scambio di idee”, senza per questo creare divisioni o dissapori per la fede religiosa “diversa dalla mia”. La semplicità e la modestia della donna, aggiunge, hanno colmato come un ponte la distanza che ci separava.

“La spiritualità” confida Prakin Xumxai Na Ayudhaya ad AsiaNews “è l’elemento cardine della nostra vita”. “Ringrazio Dio – aggiunge – per la fede che mi ha donato, sin dal grembo di mia madre. Solo la mancanza di Dio ci può rendere disperati, privi di speranza, o tristi”. Parlando della vocazione “donata da Dio”, spiega che è un mezzo per condurre una vita di “amore e bontà”.