Pechino costringe Grenada a rompere con Taiwan

Hong Kong (AsiaNews/Agenzie) - Il governo di Grenada ha ufficialmente rotto le relazioni diplomatiche con Taiwan e ha riconosciuto la Repubblica Popolare cinese come Stato sovrano. Lo si apprende da un comunicato firmato a Pechino dal ministro degli Esteri di Grenada, Elvin Nimrod, e dal suo omologo cinese, Li Zhaoxing.
La rottura delle relazioni è avvenuta in seguto ad un accordo con Pechino, che garantisce vantaggi commerciali ed economici a Grenada. Tale accordo impone  l'immediata rottura delle relazioni diplomatiche con Taiwan, che d'ora in poi dovrà essere considerata solo una provincia cinese.
Con l'accordo di oggi si riduce a 25 il numero di Paesi al mondo che riconoscono la sovranità della "Repubblica di Cina" con sede a Taipei.
Taiwan è di fatto separata dalla Cina dal 1949, da quando l'esercito nazionalista di Chang Kai Shek vi si rifugiٍ, sconfitto dalle forze comuniste di Mao Zedong. Il governo di Taipei ha avuto un seggio all'Onu fino al 1972, quando l'organizzazione internazionale ha riconosciuto la Repubblica Popolare cinese come membro dell'Onu. Attraverso aiuti a paesi poveri o molto piccoli, Taiwan ha sempre stabilito rapporti diplomatici, cercando di riconquistarsi un seggio all'Onu. Molti paesi, pur riconoscendo Pechino, conservano incarica d'affari a Taiwan per sfruttare le enormi potenzialità economiche dell'isola. Gli Stati Uniti riconoscono Pechino e sono fedeli al principio dell' "Unica Cina". Ma esigono che la possibile riunificazione avvenga in modo pacifico. Per questo, in caso di attacco della Cina contro Taiwan, Washington si sente in dovere di intervenire militarmente.