Un piccolo passo alla volta, va avanti il dialogo tra Roma e Hanoi
Le conclusioni del terzo incontro del gruppo di lavoro congiunto Vietnam - Santa Sede. Il Vaticano vuole "che il suo ruolo e la sua missione siano rafforzati ed estesi" per "consolidare" i suoi rapporti con la Chiesa vietnamita, il governo che i cattolici siano "buoni cittadini" e la Chiesa partecipi al "corso attuale dello sviluppo nazionale, economico e sociale".

Città del Vaticano (AsiaNews) - La Santa Sede vuole "che il suo ruolo e la sua missione siano rafforzati ed estesi" per "consolidare" i suoi rapporti con la Chiesa vietnamita, Hanoi sottolinea "la necessità di una continua collaborazione tra la Chiesa Cattolica e le Autorità civili  per attuare, concretamente e praticamente" gli insegnamenti del Papa sul " vivere il Vangelo all'interno della Nazione, nonché le Sue considerazioni sull'essere un buon cattolico e un buon cittadino.

Sono le principali conclusioni del terzo incontro del gruppo di lavoro congiunto Vietnam - Santa Sede tenutosi a Hanoi il 27-28 febbraio, espresse in un comunicato congiunto, diffuso oggi in Vaticano.

L'incontro tra le due delegazioni - quella vaticana guidata da mons. Ettore Balestrero, sotto-segretario per i rapporti con gli Stati, e quella vietnamita da . Bui Thanh Son, vice ministro degli Affari Esteri - "si è svolto in un clima di cordialità, franchezza e mutuo rispetto".

I rappresentanti di Vaticano e Vietnam "hanno convenuto di facilitare il lavoro" del rappresentante papale non residente, mons. Leopoldo Girelli, "hanno condiviso la valutazione" che i rapporti bilaterali "hanno ottenuto sviluppi positivi sulla base della buona volontà e del dialogo costruttivo" ed espresso "l'intenzione" di "sviluppare i loro rapporti".

Il documento dice ancora che le parti "hanno discusso le questioni inerenti la Chiesa Cattolica in Viet Nam". In proposito, il governo ha voluto sostenere che lo Stato "ha sempre attuato ed ha continuamente migliorato la politica di rispetto e di garanzia della libertà di credo e di religione per il popolo" e ha "incoraggiato" la Chiesa "a partecipare attivamente ed effettivamente nel corso attuale dello sviluppo nazionale, economico e sociale". Affermazioni che hanno scarso riscontro nella realtà e delle quali la delegazione vaticana "ha preso nota".