Tolosa, ucciso Mohammed Merah in uno scontro con la polizia
La polizia è entrata nell'appartamento dove il giovane si era rinchiuso. Il giovane franco-algerino, disoccupato, si era addestrato nel Waziristan e si è autodefinito "mujaheddin". Era da tempo sotto il controllo dei servizi di sicurezza. I funerali a Gerusalemme dei quattro uccisi alla scuola ebraica Ozar Hatorah. Il premier palestinese chiede di non usare più la causa palestinese per giustificare atti criminali.

Tolosa (AsiaNews/Agenzie) - La polizia francese è penetrata nell'appartamento di Mohammed Merah e nello scontro a fuoco "furioso", il giovane è stato ucciso. Merah era sospettato di aver ucciso tre bambini e un insegnante ebreo, oltre a tre paracadutisti francesi di origine araba. Le autorità hanno deciso di compiere il blitz nell'appartamento dove era asserragliato da ieri. Il ministro degli interni ha spiegato che le forze dell'ordine volevano catturarlo vivo, ma il giovane, che si era nascosto nel bagno della casa, è uscito dalla stanza sparando in modo "furioso" e cercando di fuggire dalla finestra. Tre poliziotti sono rimasti feriti.

L'attacco iniziato ieri notte, aveva già avuto momenti di violenza e di scambi di fuoco, in cui due poliziotti erano stati feriti. Ma la polizia aveva l'ordine di catturarlo vivo e si proponeva di mettere pressione su di lui. Ieri la madre del giovane era stata portata sulla scena e invitata a convincere suo figlio a consegnarsi, ma la donna aveva detto di non avere influenza su di lui.

Ieri gli psicologi della polizia avevano avuto anche un dialogo con lui, da cui emerge il quadro della personalità dell'ucciso.

Mohammed Merah  (v. foto) -  questo il nome del giovane - aveva 23 anni, franco-algerino, uno di cinque figli di cui tre maschi. I suoi genitori hanno divorziato molti anni fa e Merah era da tempo disoccupato, dopo aver lavorato in un'auto-officina. Ha avuto una storia di illegalità prima di aderire all'islam radicale ed essere addestrato in Afghanistan e  Pakistan. Il procuratore François Molin ha dichiarato che Merah "non ha espresso alcun dispiacere, se non quello di non aver ucciso più persone" e che "non era un martire, ma preferiva uccidere gli altri e rimanere vivo". Si è autodefinito "un mujaheddin".

Ieri, alla polizia, ha rivendicato di essere parte della rete di al Qaeda e che è stato addestrato nelle zone tribali del Waziristan (Pakistan). Claude Gueant, ministro degli interni, ha detto che Merah era già da tempo nella lista delle persone controllate dai servizi segreti. Nel novembre 2011 era stato interrogato sui suoi viaggi all'estero e aveva risposto che erano viaggi turistici.

Ieri al cimitero Givat Shaul di Gerusalemme si sono svolti i funerali dei quattro ebrei uccisi nella scuola Ozar Hatorah a Tolosa.

Il rabbino Jonathan Sandler, 30 anni, i suoi figli Arieh di cinque, Gabriel di quattro anni erano avvolti in uno sciarpa rituale bianca; la piccola Myriam Monsonego, sette anni, figlia del preside della scuola, era avvolta in un sudario blu e d'oro. Alle esequie era presente la moglie di Sandler, incinta di un altro figlio. Il presidente della Knesset, Reuben Rivlin, ha espresso il dolore di tutta la nazione: "L'intera casa di Israele - ha detto - piange su questi assassinii".

Ieri Mohammed Merah aveva rivendicato le uccisioni dicendo di averlo fatto per "vendicare i bambini palestinesi" e i "crimini" commessi dalla Francia in Afghanistan. Il premier palestinese Salam Fayyad ha invece condannato il gesto di Merah e ha criticato il legame con i bambini palestinesi. "Per i criminali è giunto il tempo di non usare più la causa palestinese per giustificare le loro azioni terroristiche. I bambini della Palestina non vogliono avere altro che una vita dignitosa per loro e per tutti i piccoli".