Passano per negozi e centri commerciali le riforme delle tradizioni saudite
Ordinata la chiusura di 600 negozi di biancheria femminile che non rispettano l'obbligo di avere commesse. Il governatore di Riyadh abolisce il divieto per gli uomini soli di recarsi nei centri commerciali nelle ore di maggiore affollamento, per evitare assembramenti maschili, potenziale occasione di molestia per le donne.

Riyadh (AsiaNews/Agenzie) - Passano per negozi e centri commerciali i cauti e lentissimi passi di riforma delle tradizioni saudite: il Ministero del lavoro ha ordinato la chiusura di 600 negozi di biancheria femminile che non si sono adeguati all'obbligo di avere commesse e non venditori uomini, come accadeva fino al dicembre scorso, mentre Il governatore di Riyadh ha deciso di abolire il divieto per il quale uomini soli non potevano recarsi nei centri commerciali durante gli orari di maggiore affollamento, "per non infastidire le donne".

La decisione del governatore, principe Sattam bin Abdulaziz, permette ai single di recarsi nei centri commerciali non solo all'ora di pranzo dei giorni feriali, come era in precedenza, ma anche nelle ore di maggiore affollamento e durante il weekend. In Arabia saudita, ove non ci sono cinema e teatri, i centri commerciali sono il luogo di ritrovo favorito per i giovani di entrambi i sessi. Ma nel Paese dove la "commistione dei sessi", cioè l'incontro tra uomini e donne non legati da vincoli di parentela, è reato, la presenza di uomini sigle era vista come una potenziale possibilità di molestia per le donne. Proprio questa possibilità è stata usata per abolire il divieto, nella considerazione che l'attesa dell'orario nel quale i single potevano entrare nei negozi creava assembramenti maschili, potenzialmente "pericolosi".

La decisione, a quanto riferisce Al Riyadh, è stata presa da un comitato del quale faceva parte anche la temuta polizia religiosa. Fatto che il giornale mette in relazione con la nomina da parte del re, di un moderato, Shaikh Abdul Latif Abdel Aziz Al Shaikh, al vertice della muttawa.

Quanto alla vicenda dei negozi di biancheria femminile, la decisione di rendere obbligatoria della presenza delle commesse è stato al centro di lunghe polemiche, con i tradizionalisti che invocavano il divieto religioso per alcune attività femminili. Da gennaio, però, in tali esercizi commerciali i commessi uomini vanno sostituiti. La non osservanza della sostituzione prevede varie sanzioni, fino alla chiusura del negozio. A dare man forte alla decisione del Ministero del lavoro, è stato reso noto che i negozi che si sono messi in regola, assumendo commesse, hanno visto aumentare le loro vendite del 30%.