Papa: testimoniando la fede e con la carità i cristiani possono convertire chi non crede
Incontrando 20mila aderenti al movimento del Rinnovamento nello Spirito Santo, Benedetto XVI dice che nella società di oggi, "caratterizzata dalla insicurezza e dalla frammentarietà delle scelte", nella quale "mancano spesso validi punti di riferimento a cui ispirare la propria esistenza" diventa sempre più importante costruire l'edificio della vita e il complesso delle relazioni sociali sulla roccia stabile della Parola di Dio, lasciandosi guidare dal Magistero della Chiesa".

Città del Vaticano (AsiaNews) - "Oggi i credenti sono chiamati ad una convinta, sincera e credibile testimonianza di fede, strettamente unita all'impegno della carità. Per mezzo della carità, infatti, anche persone lontane o indifferenti al Messaggio del Vangelo riescono ad avvicinarsi alla verità e convertirsi all'amore misericordioso del Padre celeste". E' l'impegno al quale Benedetto XVI esorta i cattolici, ribadito oggi incontrando in piazza san Pietro circa 20mila partecipanti all'incontro promosso dal Rinnovamento nello Spirito Santo, in occasione del quarantesimo anniversario della nascita del Movimento.

"Nella società attuale - ha sottolineato il Papa - viviamo una situazione per certi versi precaria, caratterizzata dalla insicurezza e dalla frammentarietà delle scelte. Mancano spesso validi punti di riferimento a cui ispirare la propria esistenza. Diventa, pertanto, sempre più importante costruire l'edificio della vita e il complesso delle relazioni sociali sulla roccia stabile della Parola di Dio, lasciandosi guidare dal Magistero della Chiesa. Si comprende sempre più il valore determinante dell'affermazione di Gesù: 'Chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, sarà simile a un uomo saggio, che ha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ma essa non cadde, perché era fondata sulla roccia'".

"Il Signore è con noi, agisce con la forza del suo Spirito. Ci invita a crescere nella fiducia e nell'abbandono alla sua volontà, nella fedeltà alla nostra vocazione e nell'impegno a diventare adulti nella fede, nella speranza e nella carità. Adulto, secondo il Vangelo, non è colui che non è sottoposto a nessuno e non ha bisogno di nessuno. Adulto, cioè maturo e responsabile, può essere solo colui che si fa piccolo, umile e servo davanti a Dio. È necessario, perciò, formare le coscienze alla luce della Parola di Dio, da cui trae senso e spinta ogni progetto ecclesiale e umano, anche per quanto concerne l'edificazione della città terrena. Occorre rinnovare l'anima delle istituzioni e fecondare la storia con semi di vita nuova".

"Cari amici - ha concluso Benedetto XVI, rivolgendosi ai presenti - continuate a testimoniare la gioia della fede in Cristo, la bellezza di essere discepoli di Gesù, la potenza d'amore che il suo Vangelo sprigiona nella storia, come pure l'incomparabile grazia che ogni credente può sperimentare nella Chiesa con la pratica santificante dei Sacramenti e l'esercizio umile e disinteressato dei carismi, che, come dice san Paolo, vanno sempre utilizzati per il bene comune. Non cedete alla tentazione della mediocrità e dell'abitudine! Coltivate nell'animo desideri alti e generosi! Fate vostri i pensieri, i sentimenti, le azioni di Gesù! Sì, il Signore chiama ciascuno di voi ad essere collaboratore infaticabile del suo disegno di salvezza, che cambia i cuori; ha bisogno anche di voi per fare delle vostre famiglie, delle vostre comunità e delle vostre città, luoghi di amore e di speranza".