Da giugno Tokyo e Pechino commerceranno in yen e yuan, lontani dal dollaro
L'annuncio è venuto dalla Banca centrale della Cina e dal ministero nipponico delle finanze. I vantaggi: riduzione dei costi di transazione e minori rischi per le istituzioni finanziarie. Pechino tenta di staccarsi dal dollaro, sempre più inflazionato; Tokyo cerca di salvare le sue esportazioni che, con l'uso del dollaro, hanno prezzi altissimi.

Pechino (AsiaNews/Agenzie) - Cina e Giappone hanno annunciato che a partire dal primo giugno permetteranno un commercio diretto fra i due Paesi usando yuan e yen, superando l'uso del dollaro Usa come valuta intermedia. La decisione dovrebbe promuovere ancora di più il commercio fra la seconda e la terza economia mondiale.

La Banca centrale cinese ha dichiarato che tale tipo di scambio permetterà di ridurre i costi legati alle conversioni di valuta e faciliterà investimenti e commercio bilaterali fra i due Paesi, un tempo nemici.

Il ministro nipponico delle finanze, Jun Azumi, ha spiegato ai giornalisti che il nuovo regime di scambio sarà varato il 1° giugno.

"Fare transazioni senza la moneta di una nazione terza, potrà ridurre i costi di transazione e abbassare i rischi legati alla finanza".

La decisione manifesta una maggior fiducia della Cina nel liberalizzare la sua moneta, ma anche una sfiducia verso il dollaro, sempre più inflazionato. Anche Tokyo vede bene l'uso diretto della sua moneta senza passare attraverso il dollaro Usa, il cui basso valore crea nei mercati internazionali un aumento dei prezzi delle esportazioni giapponesi.