Condanna della Siria da parte del Consiglio per i diritti umani
L'Alto commissario, Navi Pillay, ipotizza la possibilità di accusare il regime di Damasco di "crimini contro l'umanità e altri crimini internazionali". La Lega araba chiede di aumentare il numero degli osservatori Onu.

Beirut (AsiaNews) - Il Consiglio per i diritti umani ha condannato ieri la Siria per la strage di Houla. Il voto all'interno dell'organismo dell'Onu - 41 voti a favore della condanna, tre (Russia, Cina e Cuba) contrari, due astenuti e un assente - evidenzia la convinzione della comunità internazionale su chi è il maggior responsabile della crisi siriana ed evidenzia l'isolamento internazionale di Damasco. Ormai il regime di Assad può concretamente contare solo su Mosca - ieri la delegazione russa ha votato contro la risoluzione del Consiglio accusandola di essere "sbilanciata" - oltre che su Teheran.

Mentre si svolgeva la sessione del Consiglio, l'Alto commissario per i diritti umani, Navi Pillay, ha ipotizzato la possibilità di accusare il regime di Damasco di "crimini contro l'umanità e altri crimini internazionali e possono essere il segno di uno schema di attacchi sistematici o generalizzati contro la popolazione civile che sono stati perpetrati nella totale impunità".

Alla condanna del massacro di Houla si è unita anche la Lega araba. In una lettera indirizzata al Consiglio di sicurezza, Nabil Elaraby, segretario generale della Lega, chiede di "agire rapidamente per porre fine agli atti di violenza in corso in Siria e di prendere le misure necessarie per proteggere la popolazione civile, compreso l'aumento degli osservatori internazionali".

Il punto sulla questione dovrebbe venire martedì prossimo, quando l'assemblea dell'Onu esaminerà la questione siriana, mentre, a quanto sembra, Kofi Annan, responsabile della mediazione, dovrebbe riferire al Consiglio di sicurezza sulla mancanza di progressi della sua opera. (PD)