Negative le borse asiatiche. Si raffredda l'euforia sulla Spagna e si teme per Italia e Grecia
Le borse scendono quasi tutte dell'1%. Mancanza di impegni sulla crescita. Per la Cina gli aiuti alla Spagna frenano la crisi a breve termine, ma non salvaguardano la stabilità. Il 17 giugno si vota in Grecia per o contro l'euro.

Hong Kong (AsiaNews) - Le borse asiatiche hanno aperto tutte in negativo quasi dell'1%, dopo la leggera euforia di ieri, nella speranza che i prestiti di 100 miliardi di euro alla Spagna avrebbero segnato un inizio di soluzione al debito europeo.

Ieri però i buoni del tesoro spagnolo sono saliti del 6,5% e quelli a 10 anni dell'Italia sono andati a 6,032%.

Oggi la borsa di Tokyo è scesa dell'1%; quella di Shanghai ed Hong Kong dello 0,8;  Seoul a meno 0,9. Tutte le azioni di compagnie che commerciano con l'Europa sono scese circa del 2%.

I timori degli analisti è che la crisi europea si diffonda sempre più e che l'Unione sta facendo molto per prestare moneta alle banche, ma fa poco per la crescita. Ieri sono andate in negativo anche le borse negli Usa e in Europa.

Ad accrescere insicurezza vi è il voto del 17 giugno in Grecia, dopo un'inconcludente elezione lo scorso 6 maggio, incapace di produrre un governo che diriga il Paese in un regime di austerità secondo i dettami della Ue. Le prossime elezioni greche  sembrano caratterizzarsi come quelle decisive per rimanere o uscire dall'area dell'euro.

La Cina, alla quale l'Europa si è spesso rivolta per un sostegno finanziario, ma inutilmente, ha dichiarato che la mossa della Ue verso la Spagna serve per frenare la crisi a breve termine, ma occorrono azioni più decisive per salvaguardare una stabilità  più continua.