Rajasthan: Sposa-bambina a 9 anni, a 24 chiede l’annullamento
di Nirmala Carvalho
L’Alta corte dello Stato ha ordinato al governo di garantire protezione a Shobha Choudhary e alla sua famiglia, minacciati dalle autorità del villaggio. La giovane sta per laurearsi, mentre il marito è semi-analfabeta: “Non posso accettare un matrimonio simile”. In India i matrimoni tra bambini sono illegali, ma molto diffusi.

Jaipur (AsiaNews) - Una donna di 24 anni del villaggio di Rajwa (Rajasthan) ha chiesto all'Alta corte dello Stato l'annullamento del suo matrimonio, contratto e celebrato quando aveva 9 anni. Per il momento, il tribunale ha ordinato al governo di proteggere Shobha Choudhary e la sua famiglia, che in seguito a questa decisione hanno ricevuto minacce da parte del consiglio delle caste del villaggio. Un gesto "coraggioso", come lo ha definito il dr. Pascoal Carvalho, membro della Pontificia accademia per la vita, per contrastare una "disgrazia per la società indiana".

"Mio marito è un semi-analfabeta - ha dichiarato la giovane, che invece è diplomata e va all'università -, a malapena sa scrivere le iniziali del suo nome. Io lavoro e sto studiando per diventare insegnante (Bachelor of Education, B.Ed). Non è stata una mia decisione sposarmi, avevo solo 9 anni. Non posso accettare un matrimonio simile". Shobha ha trovato la forza per ribellarsi dopo una sentenza storica per l'India: lo scorso aprile, una corte del Rajasthan ha annullato il matrimonio di Laxmi Sargara, oggi diciottenne, sposa-bambina quando aveva appena 1 anno.

Una legge indiana del 1929 considera illegali i matrimoni tra bambini e prevede pesanti provvedimenti per chi indulge in tale pratica. Tuttavia, essi non sono vietati e il fenomeno non si è fermato. In molte zone del Paese - oltre al Rajasthan, anche in Chhattisgarh, Bihar, Madhya Pradesh, Uttar Pradesh e Jharkhand - si praticano ancora oggi matrimoni simili, anche di massa. "Esistono molti modi - spiega il medico - per aggirare la legge. E una volta celebrati, non possono essere annullati. Questi matrimoni non sono solo una violazione dei diritti umani, ma la peggior forma di sfruttamento e abuso".

Secondo l'International Center for Research on Women (Icrw), una ong americana, in India il 50% delle ragazze si sposano prima dei 18 anni. Oltre a episodi di violenza domestica (spesso sconfinante in quella sessuale), e gravi problemi psicologici, molte di loro contraggono il virus Hiv dai mariti. Inoltre, i decessi post parto sono tra le cause maggiori di mortalità per le ragazze tra i 15 e i 18 anni.

L'Alta corte ha fissato per il 4 luglio prossimo una nuova udienza. "La speranza - aggiunge il dr. Carvalho - è che il tribunale annulli questo matrimonio, per dare un segnale ai tanti ragazzi e ragazze che chiedono una vita migliore per loro stessi e vorrebbero spezzare la tradizione dei matrimoni tra bambini. Anche se in alcune zone del Paese essi sono diminuiti, abbiamo ancora molta strada da fare per sradicare questa pratica dalla società".