Jakarta, islamisti contro il ministro della Sanità per la campagna sul preservativo
di Mathias Hariyadi
La pediatra Nafsiah Mboy, neo titolare del dicastero, intende diffondere l’uso del condom per prevenire l’Aids. Contrario il Mui, secondo cui il programma è “immorale” e promuove il sesso extraconiugale e prematrimoniale. La lotta degli ulema contro il ministro sostenuta anche da celebre artista pop.

Jakarta (AsiaNews) - La frangia fondamentalista islamica e diversi esponenti di primo piano della società indonesiana - fra cui un popolare cantante - contestano in modo aperto il neoministro della Sanità, per la campagna a favore dell'uso del preservativo nella prevenzione dell'Aids-Hiv. In carica da poco più di un mese, in seguito alla scomparsa di Endang, la dottoressa Nafsiah Mboy, specialista in pediatria, ha scatenato una feroce polemica nel Paese musulmano più popoloso al mondo, attirandosi numerose critiche: la proposta di distribuire condom ai ragazzi e in punti nevralgici (fra cui i club notturni) per fermare il contagio è bollata come "immorale" e "inaccettabile", perché esorta la gente al sesso libero e i ragazzi in particolare ai rapporti prematrimoniali.

Esperta della malattia e attiva nella prevenzione, la Mboy intende estendere la campagna contro contagi e sieropositività a livello "nazionale". Tuttavia, il suo proposito è osteggiato con forza da movimenti filo-islamici, fra cui il Consiglio indonesiano degli Ulema (Mui). Il leader Kiai Hajj Amidhan afferma di aver ricevuto migliaia di messaggi, fra sms e mail, da tutto l'arcipelago contro questa iniziativa, che affibbia all'Indonesia l'etichetta di Paese "immorale". Essa favorisce, aggiunge il capo musulmano, la pratica del sesso extraconiugale e non vi sono prove concrete che il preservativo "sia davvero efficace" contro la diffusione della malattia.

Kiai Hajj Amidhan ricorda inoltre quanto successo durante gli ultimi Giochi del Sud-est asiatico dello scorso anno, a Palembang e Jakarta, in cui i condom erano diffusi in modo capillare in hotel, club notturni e altri luoghi sensibili. Per il leader Mui la presenza dei profilattici era un chiaro "incentivo" alle persone per spingerle a commettere atti "immorali".

Fra i più feroci oppositori dell'iniziativa del ministro Mboy vi è anche Rhoma Irama, cantante di musica tradizionale indonesiana "dangdut", una vera e propria icona pop nell'arcipelago. Parlando a nome della moschea di Ta'Mir e del Forum delle piccole moschee di Indonesia, egli sottolinea che tale iniziativa è "inevitabilmente" destinata a surriscaldare gli animi delle persone e non servirà nella lotta contro l'Aids-Hiv. Musulmano fedele e devoto, l'artista è anche in prima fila nella campagna di moralizzazione degli spettacoli, oltre che nel colpire colleghi che si esibiscono con abiti succinti o contrari alla morale.