San Giovanni Battista, in Vietnam esempio di lotta contro le ingiustizie del governo
di Thanh Thuy
Contro gli espropri e gli abusi delle autorità, i fedeli guardano al santo che ha avuto la forza di denunciare “la disonestà e la crudeltà di re Erode”. Alla messa celebrata dai Redentoristi di Saigon hanno partecipato 3mila persone, anche non cattolici. I contadini forza essenziale per lo sviluppo del Vietnam.

Ho Chi Minh City (AsiaNews) - Almeno 3mila persone, fra cui diversi non cattolici, hanno partecipato ieri - solennità della Natività di san Giovanni Battista - alla messa celebrata dai Redentoristi di Saigon. La funzione si è svolta in serata nella parrocchia di Nostra Signora del Perpetuo soccorso a Ho Chi Minh City; i presenti hanno pregato in particolare per la "giustizia" e la "pace" per il Vietnam e l'intera popolazione vietnamita. La richiesta di giustizia è legata a doppio filo alla proprietà dei terreni: più volte in passato il governo ha operato in modo arbitrario, procedendo al sequestro di terreni e campi. La scure di Hanoi si è abbattuta anche e soprattutto contro i cattolici, vittime di espropri forzati o di vertenze legali per il possesso di terre che si trascinano da anni senza risultati e in un clima di profonda e radicata impunità per funzionari e ufficiali di governo.

Ancora oggi in Vietnam gli agricoltori costituiscono il 75% degli oltre 86 milioni di abitanti che formano il Vietnam. In totale, braccianti agricoli e operai non specializzati raggiungono circa l'85% della popolazione. Le loro vite sono povere, instabili, devono faticare ogni giorno per guadagnare quel poco che permette loro di sopravvivere. Nonostante tutto, in passato e ancora oggi essi ricoprono un ruolo di primo piano nella costruzione della società e del Paese, contribuendo in larga parte al suo sviluppo economico.

Nel recente passato, i cattolici di Ho Chi Minh City hanno pregato per le "ingiustizie" contro i petizionieri della parrocchia di Con Dau, nella diocesi di Danang (cfr. AsiaNews 12/03/2012 Vietnam, la polizia minaccia violenza contro i cattolici di Cồn Dầu), degli agricoltori di Tien Lang nella provincia di Hai Phong, per i poveri contadini della provincia di Hung Yen, a Nam Dinh e nella stessa Saigon. La signora Nguyet, una della vittime delle angherie del governo, che vive nella provincia di Tien Gian, conferma di aver rivendicato il proprio terreno "dal 1995" senza risultati concreti. Anche dagli incontri con funzionari provinciali sono emerse solo vuote "promesse" e per questo ora crede che "sono solo bugie". "Sono solo una delle milioni di vittime - afferma ad AsiaNews - delle politiche di governo e delle leggi sui terreni".  

Per questo i padri Redentoristi di Ho Chi Minh City hanno voluto promuovere una speciale celebrazione eucaristica. Con la messa alla parrocchia di Nostra Signora del Perpetuo soccorso, le migliaia di partecipanti hanno riconosciuto in San Giovanni Battista un "esempio per i fedeli vietnamiti dei nostri giorni". Egli, ricordano i fedeli, ha avuto la forza e il coraggio di denunciare "la disonestà e la crudeltà di re Erode".

Pur essendo uno dei modelli più attivi ed efficaci nell'opera di animazione missionaria e promozione della fede cristiana, i padri Redentoristi sono spesso vittime di persecuzioni e abusi perpetrati dal governo di Hanoi. In passato le loro attività nella capitale e nella ex Saigon sono state prese di mira dalle autorità, che hanno sequestrato terreni, distrutto monasteri, vandalizzato chiese, incriminato e arrestato sacerdoti insieme a semplici fedeli. Tuttavia, le violenze non hanno impedito loro di svolgere un ruolo fondamentale per la diffusione del cattolicesimo e della dottrina della Chiesa, in particolare fra i poveri e gli abbandonati (cfr. AsiaNews 05/08/2011 Ho Chi Minh City: i redentoristi insegnano la dottrina sociale della Chiesa).