Diga di Xayaburi, Vientiane assicura l'interruzione dei lavori
Per il governo laotiano la costruzione del mega-impianto è ferma. Tuttavia, sono al vaglio modifiche per realizzare la diga più "moderna e trasparente" al mondo. Per gli ambientalisti resta l'allarme: l'opera procede e avrà impatti devastanti sul fiume Mekong e i Paesi del bacino. Protestano interi villaggi in Cambogia.

Vientiane (AsiaNews/Agenzie) - Il Laos è intenzionato a proseguire i lavori di costruzione della controversa diga di Xayaburi, mega centrale per la produzione di energia elettrica, al centro delle polemiche per l'impatto ambientale sul Mekong e le popolazioni che vivono lungo il fiume. È quanto hanno riferito ieri fonti ufficiali a Vientiane, che confermano l'intenzione di rispettare gli accordi sottoscritti con le nazioni vicine. Nelle scorse settimane gruppi ambientalisti hanno lanciato l'allarme: l'impresa Ch Karnchang Pcl, principale costruttrice dell'opera, starebbe proseguendo i lavori, a dispetto delle rassicurazioni contrarie annunciate - almeno in via ufficiale - dal governo laotiano nel dicembre scorso. Per gli ecologisti la diga finirebbe per colpire in maniera irreparabile la fauna ittica e la vita dei pescatori. È di qualche giorno fa la protesta di un interi villaggi in Cambogia, stanziati lungo il corso del fiume Mekong.

Il vice-ministro laotiano per l'Energia Viraphonh Viravong dichiara che il governo ha mantenuto le promesse, promuovendo al riguardo ricerche approfondite nel sottosuolo della valle del Mekong. Egli assicura a nome dell'esecutivo che il progetto verrà sviluppato in modo "trasparente", realizzando "una delle più moderne dighe al mondo". Per raggiungere l'obiettivo sarebbero state inserite delle modifiche all'idea iniziale, tali da garantire che "l'85% del pesce potrà passare attraverso" l'impianto, in linea con le "indicazioni fornite dalla Commissione sul fiume Mekong".

Il progetto relativo alla diga di Xayaburi prevede la costruzione di un impianto idroelettrico da 3,5 miliardi di dollari e dalla portata di 1.260 megawatt, in una zona remota nel nord del Laos. Esso comporta lo spostamento forzato di 2.100 abitanti di villaggi e avrà serie conseguenze su decine di migliaia di altre persone. La realizzazione è affidata a una ditta thailandese e sarà proprio il Paese degli elefanti a trarre i maggiori benefici dalla centrale. Il Laos intende trasformarsi nella "batteria del Sud-est asiatico". La Commissione per il fiume Mekong (Cfm) chiede per una moratoria di 10 anni sulla costruzione e, in uno studio pubblicato a febbraio, ha mostrato come le dighe possono causare una minor pesca di 300mila tonnellate annue, con gravi conseguenze per oltre un milione di persone, soprattutto in Cambogia.

Circa 65 milioni di persone vivono lungo il fiume Mekong - nasce sull'altopiano del Tibet e scorre lungo la provincia cinese dello Yunnan, poi in Myanmar, Thailandia, Laos, Cambogia e Vietnam - che le sostiene grazie alla pesca (stimata valere 3 miliardi di dollari annui) e agli allevamenti ittici. Ma ora il fiume, lungo 4.880 chilometri e ritenuto il 2° più ricco al mondo per biodiversità, è minacciato da molti progetti di dighe idroelettriche, tra cui la diga Xayaburi, che a settembre il Laos ha sottoposto alla Commissione per il fiume Mekong (Cfm).