Si apre al Vittoriano la mostra "P. Matteo Ricci. L' Europa alla corte dei Ming"

Si terrà, oltre che a Roma, a Berlino e Pechino.


Roma (AsiaNews) - L'Istituto Matteo Ricci, in collaborazione con la Soprintendenza Speciale per il Polo Museale Romano, ha allestito la mostra "P. Matteo Ricci . L' Europa alla corte dei Ming" a Roma, nello spazio espositivo del Vittoriano.

La mostra verrà inaugurata domani 10 febbraio alle ore 18.00 all'ingresso Ara Coeli del Vittoriano. La mostra è stata già tenuta a Macerata nell'estate del 2003, e dopo Roma verrà allestita a Berlino dal 7 giugno al 27 agosto 2005, all'interno del Museo per le arti dell'estremo Oriente. La mostra dovrebbe tenersi anche  a Pechino, in collaborazione con il museo della Città Proibita, nel 2006, anno dell'Italia in Cina.

L'esposizione intende ricostruire il primo incontro significativo e in qualche modo duraturo tra civiltà occidentale e cinese nell'opera di Matteo Ricci (Macerata 1552-Pechino 1610). Quando Li Madou (il nome cinese del gesuita italiano) o Xitai (Maestro del grande Occidente) moriva a Pechino, il muro secolare di diffidenza e paura dei cinesi nei confronti degli stranieri era stato abbattuto e molti elementi della civiltà occidentale erano penetrati nella cultura cinese. Matteo Ricci ha impiegato 18 anni per giungere da Macao a Pechino, istituendo quattro residenze nelle quali aveva lasciato confratelli a curare le piccole comunità di cristiani. Ha vissuto per 10 anni presso la corte, insignito del titolo di mandarino e sostenuto dal pubblico erario. Dopo la sua morte, l'imperatore ha concesso un terreno per la tomba: ciò è accaduto per la prima volta nella storia della Cina. La tomba del "saggio d'occidente" è stata profanata durante la Rivoluzione Culturale, ma restaurata in seguito. È possibile visitarla ancora oggi.