Aveva un falso passaporto americano l'uomo che si è fatto esplodere nel pullman israeliano
Per il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu "tutti i segnali portano all'Iran". Oggi in Bulgaria due aerei riporteranno in patria coloro che hanno subito l'attacco. Le telecamere di sorvegianza hanno ripreso l'attentatore che per un'ora si è aggirato nell'aeroporto.

Gerusalemme (AsiaNews/Agenzie) - Aveva un falso passaporto statunitense l'attentatore che ieri si è fatto esplodere in un pullman di turisti israeliani (nella foto) all'aeroporto di Burgas, in Bulgaria. L'esplosione ha provocato sette morti, sei dei quali israeliani e 34 feriti, alcuni dei quali gravi.

Il primo ministro bulgaro, Boyko Borisov, ha infatti detto che l'attacco è dovuto a un attentatore suicida e non, come si era ritenuto in un primo momento, a una bomba collocata nel bagagliaio del bus. "L'odioso attacco sul suolo di uno Stato sovrano, un membro dell'Unione europea - ha aggiunto - è una provocazione che indica un sabotaggio degli sforzi per promuovere la pace".

L'attentatore, un uomo di tipo caucasico, capelli lunghi e abbigliamento sportivo, è mostrato dalle telecamere di sorveglianza aggirarsi per un'ora nei pressi dell'aeroporto.

Aeroporto dove quest'oggi sono attesi due C-130 Hercules dell'aviazione israeliana che riporteranno in patria coloro che hanno subito l'attacco.

L'attentato è stato condannato anche dal presidente Usa, Barack Obama, che in una telefonata al primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu, ha anche offerto l'aiuto americano alle indagini. Da parte sua Netanyahu ha già indicato un responsabile. "Tutti i segnali portano all'Iran. In mesi recenti - ha aggiunto - abbiamo visto tentativi iraniani di attaccare israeliani in Tailandia, India, Georgia, Kenya, Cipro e altri luoghi".