Affonda l'industria dei cantieri navali cinesi
La crisi economica globale e la sovrapproduzione colpiscono un'industria una volta molto redditizia. Quest'anno vi sono solo 182 navi in costruzione; nel 2007, il punto più alto, ve ne erano 2036. La provincia più colpita è il Jiangsu, dove le costruzioni di imbarcazioni sono scese del 62%.

Hong Kong (AsiaNews/Agenzie) - L'industria dei cantieri navali cinesi è al suo punto più basso in 10 anni perchè gli ordini per la costruzione di nuove navi tardano a venire.

Gli analisti attribuiscono la crisi anzitutto alla sovraccapacità dei cantieri in Cina, che hanno  visto un enorme boom negli ultimi anni. A questo si aggiunge la difficoltà per i proprietari di raccogliere soldi per il pagamento, data la crisi economica globale, e la riduzione del volume degli scambi e del trasporto via nave.

In un rapporto pubblicato questo mese dalla Clarkson, una compagnia britannica di intermediazione navale, si dice che nei primi sei mesi del 2012 i cantieri navali cinesi si sono assicurati la costruzione di 182 navi. Lo scorso anno essi avevano ricevuto ordini per 561 grandi imbarcazioni. La riduzione appare ancora più consistente se si paragona al risultato più alto, quello del 2007, con 2036 navi e a quello più basso, del 2004, con 463.

In termini di tonnellaggio, fra gennaio e giugno, i cantieri cinesi si sono assicurate imbarcazioni per 3 milioni di cgt (compensated gross tonnes, tonnellaggio lordo compensato), contro i 32,54 milioni di cgt nel 2007.

Il rapporto sottolinea che su 180 cantieri navali cinesi, 48 non sono riusciti ad avere alcun ordine per quest'anno.

Una delle province più colpite è il Jiangsu, dove vi sono i più grandi cantieri navali. Nei primi cinque mesi dell'anno i cantieri della provincia hanno ricevuto ordini per 72 nuove navi, circa il 62% in meno rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso.

La crisi dei cantieri navali sta colpendo anche la Corea del Sud e il Giappone.