Alluvioni ad Ambon: la situazione resta critica, 10 morti e migliaia di sfollati
di Mathias Hariyadi
Le forti piogge hanno causato l’allagamento di almeno 700 abitazioni nella capitale delle Molucche. Interi quartieri sono ancora invasi dal fango; la popolazione civile ospitata nei centri di accoglienza. L’impegno dei cristiani per i bisognosi: avviate raccolte fondi e spedizione di generi di prima necessità.

Jakarta (AsiaNews) - È ancora critica la situazione ad Ambon, capitale delle Molucche (Indonesia), colpita la scorsa settimana da una violenta ondata di alluvioni che ha causato almeno 10 morti e l'allagamento di circa 700 abitazioni. Fino alla scorsa notte la zona era ancora interessata da forti piogge, che ostacolavano le operazioni delle squadre di soccorso; per la popolazione civile resta l'emergenza e il ritorno alla normalità quotidiana appare ancora lontano. La gente è ancora ospitata nei centri di accoglienza, in attesa di aiuti e generi di prima necessità; le associazioni cristiane hanno promosso iniziative di solidarietà per gli sfollati.

Decine di abitazioni nel centro di Ambon sono tuttora invase dal fango, mentre interi quartieri sono invasi dall'acqua che fatica a defluire. Almeno una decina i settori più colpiti - fra cui Skip, Aster e Passo - con un livello di acqua superiore ai cinque metri che staziona dalla scorsa settimana, quando si è registrato il picco nelle piogge. Tra gli abitanti cominciano a svilupparsi malattie e disturbi fra cui dissenteria e problemi respiratori.

Per la popolazione civile di Ambon potrebbe trattarsi del più grave disastro degli ultimi anni, dopo le violenze interconfessionali islamo-cristiane tra 1999 e 2002 che hanno causato quasi 9mila vittime. Le scuole restano chiuse e alcuni istituti sono ancora invasi da un misto di acqua e fango.

Nell'emergenza diverse organizzazioni cristiane locali si sono attivate per portare aiuto alla popolazione. Nel sobborgo di Aster, il pastore protestante James Timisela ha avviato una raccolta di beni di prima necessità, con il sostegno della polizia e dei militari impegnati nella zona. "La sola cosa che possiamo fare - spiega il reverendo - è di raccogliere oggetti non utilizzati, da distribuire a quanti sono nel bisogno".

Dalla sede centrale dei Francescani a Jakarta, p. Christo Tara conferma che decine di organizzazioni cattoliche, fra cui il movimento femminile cattolico (Wkri) hanno in programma l'invio di aiuti e di oggetti di prima necessità. Gli sfollati sono almeno 6.179, racconta il sacerdote ad AsiaNews, ma il numero potrebbe essere di gran lunga maggiore perché le acque hanno invaso anche diverse altre aree della reggenza di Ambon.