L'Onu nomina il successore di Kofi Annan in Siria
Lakhdar Brahimi, diplomatico algerino, sarĂ  il nuovo inviato per Onu e Lega Araba. Egli ha servito come inviato speciale in diverse aree di guerra del mondo. La sua nomina sarĂ  ufficializzata all'inizio della prossima settimana.

New York (AsiaNews/ Agenzie) - Il diplomatico algerino Lakhdar Brahimi, succederà a Kofi Annan nella carica di inviato speciale per Onu e Lega arabaper il processo di pace in Siria. La notizia non è ancora confermata, ma secondo fonti diplomatiche la nomina di Brahimi sarà ufficializzata nei prossimi giorni, il cambio con Annan si terrà alla fine di agosto. L'ex segretario generale dell'Onu ha annunciato le dimissioni il 3 agosto scorso. Egli ha accusato di profonde divisioni interne il Consiglio di sicurezza Onu e ha sottolineato una crescente militarizzazione del conflitto.

Il compito di Brahimi sarà quello di ritentare la strada diplomatica per porre fine alla guerra in Siria e portare al tavolo dei negoziati regime e ribelli del Free Syrian Army, che però non hanno intenzione di trattare fra loro. Dopo due settimane di assedio, le forze di Assad hanno espugnato ieri il quartiere di Salah al-Din, uno dei punti strategici di Aleppo. Oggi i ribelli dell'Fsa hanno confermato il ritiro delle loro armate dalla zona.

Brahimi, 78 anni,  è stato l'inviato speciale delle Nazioni Unite in diverse zone calde del pianeta e ha servito come mediatore in molti conflitti. Egli era ministro degli Affari Esteri durante la guerra civile algerina (1991 al 1993), ha rappresentato le Nazioni Unite in Afghanistan  dal 1997-1999 e dal 2001 al 2004, e in Iraq dopo l'invasione del 2003. Ritiratosi nel 2005, nel 2009 gli viene proposto di guidare un gruppo di esperti indipendenti incaricati di condurre programmi di formazione per il personale Onu nel mondo. Brahimi fa parte degli "Elders" (anziani), gruppo formato da diplomatici, leader politici e religiosi che si riuniscono periodicamente per analizzare e cercare mediazioni nei Paesi e nelle aree colpite da conflitti. Fanno parte del gruppo Jimmy Carter, ex presidente statunitense, l'arcivescovo Desmond Tutu e Martti Ahtisaari ex presidente finlandese e premio Nobel per la Pace.