Profughi dello Sri Lanka, indù e cristiani, attorno a Nostra Signora di Madhu
di Nirmala Carvalho
Per la prima volta, i padri cappuccini del campo di Vazhavanthan Kottai (Tamil Nadu) hanno organizzato la festa in onore della Madonna, onorata da cattolici e non dello Sri Lanka. L’India “ospita” migliaia di profughi della guerra civile in 118 campi. Un sacerdote denuncia le difficili condizioni dei rifugiati srilankesi in India.

Chennai (AsiaNews) - Un "miracolo di unità e pace" capace di radunare "indù e cristiani insieme": così p. Nithiya ofm, segretario esecutivo dell'Ufficio per lo sviluppo umano della Federation of Asian Bishop Conferences (Fabc), ha definito ad AsiaNews la festa in onore della Vergine di Madhu, onorata in Sri Lanka e per la prima volta celebrata in India. Per 11 giorni, il campo di profughi srilankesi a Vazhavanthan Kottai, vicino Trichy (Tamil Nadu), ha ospitato la statua della Madonna di Madhu, accogliendo fedeli cattolici e non provenienti dai 118 campi-profughi dello Stato indiano.

Il santuario di Nostra Signora di Madhu (diocesi di Mannar, Sri Lanka) è luogo di grande devozione per i cattolici tamil e singalesi, e simbolo di unità tra loro e i fedeli di ogni religione. Ogni anno, in occasione della solennità dell'Assunta, centinaia di migliaia di pellegrini si recano a Madhu.

I padri cappuccini dirigono il campo di Vazhavanthan Kottai da 22 anni, dedicandosi allo sviluppo sociale e pastorale dei rifugiati. Educazione, servizi sanitari di base, corsi di sartoria e informatica sono le attività principali. Tuttavia, le difficoltà a entrare in Sri Lanka per il pellegrinaggio e le dure condizioni in cui i rifugiati tamil vivono, hanno spinto i sacerdoti del campo a creare un santuario anche in India. Per l'occasione, p. Nithiya e p. Selva hanno portato la statua della Madonna a Trichy.

Durante e dopo la guerra civile dello Sri Lanka, migliaia di tamil sono scappati in India, che li ha "accolti" relegandoli in 118 campi profughi del Tamil Nadu. "Qui - spiega p. Nithiya - non c'è trasparenza, né chiarezza. Nessuno si prende la responsabilità di quanto accade nei campi e nelle stazioni di polizia. Non vi sono controlli, e non so se esiste una carta del cittadino a cui appellarsi per denunciare abusi. Nessun Paese ha il diritto di torturare uomini e donne, solo perché sono cittadini di un altro Stato. È sintomo di una mancanza di coscienza umana e pensiero sociale. Nessuna democrazia dovrebbe tollerare una simile condizione per l'essere umano. Quando si tratta di torture, l'India non è diversa da altri Paesi".

In Sri Lanka intanto, il Christian Solidarity Movement (Csm) ha dedicato le preghiere della solennità dell'Assunta a tutti gli sfollati interni (Internally Displaced People, Idp) della guerra civile, in particolare ai profughi di Mullikulam.