Critiche di Israele e Stati Uniti sulla visita di Ban Ki-moon in Iran
Il segretario Onu sarĂ  presente al summit del movimento dei Paesi non allineati, a cui intervengono anche Egitto e India. Gli Stati Uniti temono "manipolazioni". Il premier israeliano Netanyahu ha chiesto a Ban Ki-moon di non andarvi.

New York (AsiaNews/Agenzie) - Il segretario generale dell'Onu Ban Ki-moon ha deciso di partecipare all'incontro dei Paesi non allineati, che si terrà la prossima settimana nella capitale iraniana. Ma vi sono critiche in Israele e Stati Uniti che chiedevano il boicottaggio dell'incontro.

Il summit dei Paesi non allineati si svolge a Teheran dal 26 al 31 agosto. Ban vi parteciperà dal 29 al 31. In una dichiarazione Onu di due giorni fa si afferma che il segretario generale "prende sul serio la sua responsabilità e quella delle Nazioni Unite di perseguire l'impegno diplomatico con tutti i suoi Stati membri" e che spiegherà all'Iran "le preoccupazioni e le attese della comunità internazionale", comprese le questioni riguardo al programma nucleare iraniano, che molti sospettano sia finalizzato a produrre armi atomiche.

La decisione di Ban Ki-moon ha aspetti coraggiosi: solo la scorsa settimana, prima il grande ayatollah Khamenei e poi il presidente Mahmud Ahmadinejad hanno minacciato l'esistenza di Israele. Il primo ha dichiarato che Israele un giorno cesserà di esistere e che la terra verrà ridata ai palestinesi: il secondo ha affermato - con slogan ripetuti altre volte - che non vi è posto in Medio oriente per Israele, mettendo in discussione le cifre dell'Olocausto.

Ban ha criticato con forza le loro dichiarazioni accusandole di essere "offensive e provocatorie". Per questo, qualcuno della leadership iraniana pensava che egli non sarebbe andato a Teheran.

Gli Stati Uniti e il premier israeliano Benjamin Netanyahu avevano chiesto a Ban Ki-moon di non partecipare al summit, per timore di "manipolazioni". Ad accrescere la tensione, da tempo in Israele si discute sulla possibilità di un attacco aereo alle centrali nucleari iraniane.

Diplomatici Onu fanno notare che il movimento dei non allineati raccoglie un importante gruppo di almeno 120 Paesi e che il segretario generale dell'Onu "non può non andare".

Nato nel 1950 a Bandung (Indonesia), e costituitosi in modo ufficiale nel 1961 a Belgrado, il movimento dei Paesi non allineati raccoglieva in maggioranza Paesi in via di sviluppo che cercavano una neutralità nei confronti dei blocchi Urss-Usa, finendo però per ruotare nella galassia vicina al mondo anti-americano. L'Iran è presidente del gruppo (una carica a rotazione) e a questo incontro passerà il testimone all'Egitto. Il presidente Mohammed Morsi sarà il primo leader egiziano a recarsi a Teheran dopo la rottura dei rapporti diplomatici fra il Cairo e l'Iran nel1980, dopo la rivoluzione di Khomeini. Sarà presente anche il premier indiano Manmohan Singh. La Cina partecipa come osservatore.