Scendono i profitti della produzione industriale in Cina
In luglio i guadagni sono scesi del 5,4%. L'export langue e la domanda interna non è sufficiente. Giù la borsa di Shanghai. Il premier Wen Jiabao ammette che occorrono nuove misure di aiuto all'economia, ma si teme la crescita dell'inflazione e le bolle speculative. Disoccupazione "stabile".

Hong Kong (AsiaNews/Agenzie) - I profitti della produzione industriale in Cina sono scesi per il quarto mese successivo, aggiungendo timori per un forte rallentamento dell'economia del gigante asiatico.

Secondo l'Ufficio di statistiche, che ha diffuso oggi i suoi dati, i guadagni della produzione industriale sono scesi del 5,4% in luglio rispetto a un anno fa; in giugno erano scesi dell'1,7. La ditte cinesi sentono in modo molto forte l'abbassamento della domanda da Europa e Stati Uniti, colpiti dalla crisi; allo stesso tempo, la domanda interna rimane debole.

Alcuni giorni fa altri dati ufficiali hanno mostrato che l'export della Cina in luglio è cresciuto in un anno solo dell'1%; in giugno la crescita è stata dell'11,3%.

La seconda economia mondiale, fondata sull'export e sulla manodopera  a basso costo, dopo decenni di crescita sta mostrando segni di fatica. Nel secondo trimestre del 2012 essa è cresciuta del 7,6, il valore più basso negli ultimi tre anni.

Due giorni fa il premier Wen Jiabao, in visita al Guangdong, la regione con più esportazioni, ha dichiarati che occorrono nuove misure per sostenere l'export e per aiutare l'economia a tenere alto il target. Ma non è chiaro in qual modo si potrà offrire questo stimolo. All'inizio della crisi dei subprime (2009), la Cina ha messo in atto un pacchetto di aiuti e prestiti per 4mila miliardi di yuan (circa 502 miliardi di euro). Ma ciò ha portato a un aumento dell'inflazione e a un innalzamento dei prezzi delle case, rischiando una bolla speculativa dell'edilizia.

Al momento il governo cinese ha solo tagliato i tassi di interessi sui prestiti. La pubblicazione dei dati sui guadagni della produzione industriale ha fatto scendere le borse asiatiche. Quella di Shanghai è scesa dell'1,3%.

La diminuzione della produzione, dei profitti e l'abbassamento dell'economia sembra non avere conseguenze sull'occupazione. Le cifre ufficiali proclamano sempre che la disoccupazione è al 4,1%.