Denuclearizzare il Medio Oriente: il rifiuto di Israele e le bugie di Teheran
di Joshua Lapide
Una conferenza sulla denuclearizzazione dovrebbe tenersi ad Helsinki alla fine del 2012. Ma Israele afferma che la situazione è "volatile ed ostile". L'incontro fra Teheran e la Ue sul programma nucleare iraniano è stato "positivo", ma L'Iran è noto per nascondere gli sviluppi del suo progetto. Israele, unica potenza nucleare della regione.

Gerusalemme (AsiaNews) - Israele ha espresso profonda opposizione all'iniziativa di una conferenza che mira a edificare un Medio oriente libero dal nucleare.  Shaul Horev, direttore del Comitato per l'energia nucleare in Israele, ha espresso le sue riserve sul progetto dicendo che esso è prematuro, dato che la situazione dell'area è "volatile ed ostile".

La conferenza dovrebbe tenersi a Helsinki alla fine del 2012 o all'inizio del 2013 ed è stata spesso sponsorizzata da Barack Obama.

Secondo quanto riporta Haaretz,  Horev  attribuisce la responsabilità della difficile situazione del Medio oriente a Siria e Iran. Quest'ultimo, soprattutto, dà la "vuota impressione" che voglia collaborare con la comunità internazionale, ma continua il suo programma nucleare. Secondo Israele e molti Paesi occidentali, Teheran sta sviluppando centrali e centri di arricchimento di uranio per costruire armi atomiche. Ma gli iraniani continuano a rivendicare scopi pacifici per il loro il loro programma.

L'Iran ha promesso di continuo di essere aperto ai controlli dell'Agenzia atomica dell'Onu (Aiea), ma in passato ha spesso nascosto siti nucleari o deviato alcune ispezioni. A tutt'oggi il dialogo fra Teheran e Aiea si trova in stallo. Ciò ha spinto Stati Uniti e altri Paesi, fra cui l'Unione europea, a incrementare sanzioni contro l'Iran. Nei giorni scorsi, si è tenuto a Istanbul un incontro fra rappresentanti iraniani ed europei, definito come "utile e costruttivo" e come "una grande opportunità per sottolineare ancora una volta all'Iran l'urgente bisogno di fare dei progressi".

Al momento Israele è l'unica potenza nucleare della regione, sebbene lo Stato non abbia mai confermato tale realtà. Il suo programma nucleare è andato via via sviluppandosi con l'aiuto della Francia, ed è concentrato sul reattore di Dimona, nel sud del Negev. Nell'86 un tecnico della centrale di Dimona, Mordechai Vanunu, ha rivelato al mondo molti dettagli sul programma nucleare del suo Paese. A causa di questo egli è stato arrestato per 18 anni e ancora oggi subisce limitazioni della libertà.