Cappuccini indiani: con la fede in Cristo, aiutiamo poveri ed emarginati
di Santosh Digal
I frati dell’Udhayam Peace Centre di Chennai (Tamil Nadu) conciliano l’approccio sociale tipico delle ong con il cristianesimo. Tante iniziative rivolte a donne, bambini, mendicanti e bisognosi: scuole gratuite, ricoveri notturni, ostelli, ma anche macchine da cucire e corsi di educazione civica.

Chennai (AsiaNews) - Macchine da cucire, lezioni di inglese e matematica, scuole gratuite per i più piccoli, corsi di formazione per donne: sono solo alcune delle iniziative portate avanti dai frati cappuccini dell'Udhayam Peace Centre di Chennai (Tamil Nadu). L'idea, spiega ad AsiaNews p. Nithiya Sagayam Ofm, direttore del centro, è di "dedicarsi ai più poveri e agli emarginati, portando la nostra fede cristiana in attività tipiche delle ong". Così, negli ultimi quattro mesi i frati hanno smesso di donare i soldi delle offerte, cercando invece di aiutare le persone a rendersi indipendenti e a costruirsi un futuro migliore.

"L'apostolato sociale - sottolinea il frate, che è anche segretario esecutivo dell'Ufficio per lo sviluppo umano della Federation of Asian Bishops' Conferences (Fabc) - è cambiato: da un approccio basato sul [rispondere al] bisogno, è passato a un approccio di sviluppo. Adesso, tutti parlano di approccio basato sui diritti. Come cappuccini francescani, che professano il Vangelo, un approccio basato sulla fede è il vero bisogno del momento". Per questo motivo, il centro sta puntando a ripercorrere il più possibile i passi compiuti da S. Francesco e S. Chiara d'Assisi.

Alcune delle attività portate avanti dall'Udhayam Peace Centre riguardano i profughi: nei campi d'accoglienza, i frati portano macchine da cucire e organizzano lezioni intensive di inglese e matematica. Fondamentali le iniziative rivolte ai più piccoli, come le scuole gratuite o i corsi di educazione civica e sociale. Per le donne, i cappuccini organizzano sessioni motivazionali, per renderle più consapevoli delle loro capacità e possibilità e aiutarle ad emanciparsi dal punto di vista economico, sociale e culturale.

Infine, ampio spazio è dedicato ai senza tetto - per i quali hanno allestito un ricovero notturno - e ai figli dei mendicanti. Nei giorni feriali, questi ragazzi vengono abbandonati a loro stessi, così il centro fornisce loro vitto e alloggio durante la settimana.