Terremoto di magnitudo 7,4 nelle Molucche, rientra l’allerta tsunami
di Mathias Hariyadi
Il sisma ha colpito all’1.53 ora locale, seguita da una seconda scossa attorno alle 5.47. Al momento non si hanno notizie di feriti o di danni alle strutture. La zona interessata dalle scosse è a maggioranza cattolica. Panico fra la popolazione che si è riversata per le strade. La profondità dell’epicentro ha evitato il formarsi di onde anomale.

Jakarta (AsiaNews) - Un potente terremoto di magnitudo 7,4 ha colpito questa mattina l'Indonesia, ma un possibile allerta tsunami è subito rientrato nonostante la portata della scossa. Il sisma si è sviluppato in profondità nel sottosuolo alle prime luci dell'alba e ha costretto gli abitanti della zona sud-orientale delle Molucche a riversarsi per le strade, in preda al panico. Tuttavia, al momento non risultano notizie di feriti o di danni rilevanti agli edifici. In seguito si sono ripetuti alcuni movimenti di assestamento, fra i quali una seconda - sebbene meno potente - scossa di magnitudo 5 che ha interessato gli isolotti di Maluku Tenggara.

Il primo terremoto ha colpito l'arcipelago indonesiano all'1.53 del mattino ora locale (le 23.53 del 10 dicembre a Jakarta), mentre la seconda si è propagata qualche ora più tardi, attorno alle 5.47. L'Agenzia geofisica indonesiana ha annunciato che l'epicentro del sisma è situato circa a 180 km nord-ovest di Saumlaki, il capoluogo dell'arcipelago di Tanimbar Islands formato da 65 isolotti.

Suhardjono, capo dell'unità di allerta per terremoti e tsunami dell'agenzia, conferma che "finora non abbiamo ricevuto notizie di danni di alcun genere".

Pur essendo l'Indonesia il Paese musulmano più popoloso al mondo, Maluku Tenggara (conosciuta anche col nome di Malut) è un'area a stragrande maggioranza cattolica. La zona è soggetta a devastanti terremoti, poiché poggia su una superfice situata alla conferenza di tre diverse placche: Pacifico, Indo-australiana ed Eurasia.

L'arcipelago indonesiano è formato da migliaia di isole e atolli immersi nell'Oceano Pacifico, in un'area meglio nota agli scienziati come "Anello di fuoco". Essa è caratterizzata da un'intensa attività tellurica e vulcanica, causata dalla collisione delle diverse placche continentali. Nella memoria della gente è ancora vivo il ricordo del devastante terremoto e del successo tsunami che ha colpito la regione nel dicembre 2004, causando centinaia di migliaia di vittime in tutta l'Asia. Il 30 ottobre 2009, un altro forte sisma aveva colpito l'area di Padang provocando circa 700 morti. Oltre 180 abitazioni erano state rase al suolo.