Serie di attentati in Pakistan, oltre cento morti. Obiettivo la minoranza sciita
Il Balochistan, dove si รจ registrato il maggior numero di vittime, ha dichiarato tre giorni di lutto. Strage in una sala da biliardo a Quetta: 81 morti e 120 feriti, in maggioranza sciiti. In precedenza colpito un mercato. Dietro gli attacchi gruppi estremisti sunniti. Ferma condanna del segretario delle Nazioni Unite.

Islamabad (AsiaNews/Agenzie) - Il Balochistan osserverà tre giorni di lutto, per commemorare le vittime della serie di attentati che hanno investito Quetta, capoluogo della provincia sud-occidentale pakistana, confinante con l'Afghanistan. Il maggior numero di vittime causato da una doppia esplosione in una sala da biliardo: 81 i morti e altri 120 feriti, alcuni dei quali in modo grave. In precedenza, una bomba è esplosa all'interno di un mercato uccidendo 11 persone e ferendone altre 27. Sempre ieri a Mingora, nella Swat Valley, nel nord-ovest del Paese, sono morte 21 persone (80 i feriti) nello scoppio di un potente ordigno.

Il segretario generale Onu Ban Ki-moon ha condannato con forza gli attacchi multipli e il perdurante clima di violenza in Pakistan. L'attentato alla sala da gioco è avvenuto in un'area di Quetta abitata in maggioranza da sciiti ed è stato rivendicato dal gruppo estremista sunnita Lashkar-e-Jhangvi. Il precedente attacco al mercato sarebbe invece opera dello United Baloch Army, che si è attribuito la paternità del gesto.

La strage ha scosso il Paese, destando sgomento e ira, sebbene in Pakistan - nazione a stragrande maggioranza musulmana sunnita - sia ormai cronaca quotidiana l'esplosione di bombe o violenze contro gruppi minoritari, fra cui gli sciiti. Per i media locali si è trattato di un vero e proprio "bagno di sangue".

Esperti di politica pakistana parlano di attacco di matrice confessionale, con obiettivo la comunità sciita. Un fenomeno in continua crescita nel Paese e che, solo lo scorso anno, ha fatto registrare oltre 400 morti. Attivisti e gruppi pro diritti umani puntano il dito contro il governo, "complice" delle stragi perché "incapace" di garantire la sicurezza e "proteggere la popolazione" dalle violenze dei gruppi militanti sunniti.

Il Balochistan è una provincia caratterizzata tanto dalla lotta separatista interna, quanto da violenze confessionali tra sunniti e sciiti. Nei pressi del confine afghano vi è anche una nutrita presenza di gruppi talebani, anch'essi autori di stragi e attacchi. Un alto funzionario del governo di Islamabad, dietro anonimato, ha spiegato alla Bbc che gli attentati sono "la reazione" a due episodi di cronaca avvenuti il 9 gennaio: l'uccisione di un leader religioso sunnita e il sequestro di armi e munizioni in un bunker usato - con molta probabilità - dai militanti di Lashkar-e-Jhangvi.