India, budget 2005: niente aiuti statali ai dalit cristiani
di Nirmala Carvalho

Nel programma economico del Governo, previsti aiuti per lo sviluppo giovanile tra i musulmani, nessuna voce per i cristiani. John Dayal: servono interventi per combattere la povertà tra i cristiani dalit e tribali.


Mumbai (AsiaNews) – Il budget del Governo per il 2005 rimarca le discriminazioni sociali, di cui sono oggetto i cristiani in India. Presentato a fine febbraio dal ministro delle finanze, PC Chidambram, il budget 2005-2006 ha trovato l'approvazione di mercati e industria, ma lo scontento dei cristiani. Esso stabilisce programmi di sviluppo per le zone rurali, investimenti esteri, ma nessuno stanziamento per i cristiani delle campagne, "i più poveri dei poveri". In un'intervista ad AsiaNews John Dayal, segretario del Consiglio nazionale per l'integrazione, ha sottolineato che "il budget dovrebbe prevedere fondi per potenziare l'economia delle minoranze, specialmente dei cristiani, una delle categorie più povere del paese".

"Il budget - denuncia Dayal, anche presidente dell'All India Christian Council – prevede, ad esempio, fondi per lo sviluppo dei giovani musulmani, ma non fa menzione dei giovani cristiani". Il censimento governativo del 2001 ha mostrato le pessime condizioni sociali e economiche delle comunità cristiane in numerose zone rurali. "Questa situazione – ha sottolineato Dayal – affligge in modo particolare i giovani tribali e dalit". Secondo l'attivista per i diritti umani, questi hanno urgente bisogno di istruzione e di educazione al lavoro artigianale, ma "non possiamo farcela senza gli aiuti statali". L'attivista per i diritti umani ha reso noto che dei 5 miliardi di rupie (circa 86 milioni di Euro) del Fondo nazionale per lo sviluppo delle minoranze, non arriva niente alla comunità cristiana.

Di un provvedimento si è detto soddisfatto Dayal: lo stanziamento di fondi a favore di donne e bambini, di cui una piccola parte andrà a beneficio anche delle donne cristiane.

Il rispetto delle minoranze è comunque nei piani del Governo UPA (United Progressive Alliance). "Apprezziamo – ha dichiarato Dayal - la promessa delle autorità di pubblicare un libro bianco sulle comunità di minoranza e di redigere una legge per affrontare le violenze interreligiose".

L'attivista ha concluso ricordando le parole del presidente APJ Abdul Kalam: "Non è sufficiente che l'India splenda, se non splende per tutti".

Il programma economico del ministro Chidambram si concentra sullo sviluppo delle campagne, ma non dimentica il commercio e l'industria. Per la prima volta un ministro delle Finanze ha riconosciuto l'importanza dell'investimento estero diretto. Attenendosi al Programma minimo comune, Chidambram ha annunciato l'avvio della Missione nazionale per la salute rurale, che mira al potenziamento dei servizi medici di base in tutto il paese. Rispetto al 2004, i fondi per Sanità e Famiglia sono aumentati di 20 miliardi di rupie (oltre 340 milioni di Euro), quelli per la Difesa del 7,79 %.