Il Patriarcato di Mosca raffredda il Vaticano: in Ucraina "nuove sfide" da parte dei greco-cattolici
di Nina Achmatova
La Chiesa russa smentisce le parole del nunzio nella Federazione, secondo il quale i rapporti tra ortodossi e "uniati" siano migliorati. Arciprete Sizonenko denuncia volontà di espansionismo e l'appoggio agli scimatici.

Mosca (AsiaNews) - La questione della Chiesa greco-cattolica in Ucraina (i cosiddetti 'uniati') continua ancora a ostacolare il dialogo ecumenico tra Roma e Mosca. A ribadirlo è il segretario del dipartimento per le relazioni intercristiane del Patriarcato russo-ortodosso, l'arciprete Dmitry Sizonenko. Il sacerdote ha commentato all'agenzia Interfax-Religion le dichiarazioni ottimiste sul miglioramento dei rapporti tra ortodossi e cattolici ucraini di rito orientale (Ugcc, che riconoscono l'autorità del Papa), rilasciate dal nunzio apostolico nella Federazione, mons. Ivan Yurkovich. Quest'ultimo, al giornale NG-Religii, ha assicurato che "le difficoltà dei primi anni '90 sono state superate in molti modi e oggi tra le due Chiese ci sono molti contatti, specialmente di carattere informale".

L'arciprete Sizonenko concorda sul fatto che alcuni problemi siano stati risolti, ma avverte che oggi "esistono nuove sfide". Secondo il sacerdote, il primate della Chiesa ortodossa ucraina (sotto la giurisdizione di Mosca) ha espresso "preoccupazione" per i tentativi degli uniati (termine ritenuto spregiativo dai fedeli di questa denominazione) "di instaurare e sviluppare una loro struttura in regioni a maggioranza ortodossa".

Inoltre, aggiunge il rappresentante del Patriarcato di Mosca, i greco-cattolici dicono di lavorare per l'unità degli ortodossi in Ucraina, ma poi "fanno il contrario". Come esempio ricorda il fatto che l'arcivescovo maggiore di Kiev, Sviatoslav Shevchuk - leader spirituale dell'Ugcc - ha di recente dichiarato di accettare i battesimi officiati nelle chiese del Patriarcato di Kiev, non riconosciuto dal mondo ortodosso. "Nel contesto dell'attuale situazione in Ucraina - fa notare padre Dmitri - questo suona come prova di un interesse a rafforzare le posizioni degli scismatici".

Dopo la fine dell'Urss e l'indipendenza dell'Ucraina, la Chiesa ortodossa ucraina è andata incontro a forti divisioni, che hanno portato all'attuale coesistenza di tre Chiese ortodosse con parallele strutture gerarchiche: la Chiesa ortodossa legata, pur con ampia autonomia, al Patriarcato di Mosca (l'unica riconosciuta dalle altre comunità ortodosse), il Patriarcato di Kiev (costituitosi attorno alla figura di Filaret, già appartenente al Patriarcato di Mosca), la Chiesa autocefala d'Ucraina (di base fortemente nazionalistica).