Benedetto XVI, un santo e un amico per il popolo dello Sri Lanka
di Melani Manel Perera
È il commento del portavoce dell’arcidiocesi di Colombo alla rinuncia del papa. Il sacerdote ricorda la forza e la resistenza di Benedetto XVI nell’affrontare gli scandali e le crisi che hanno attraversato la Chiesa durante il suo pontificato.

Colombo (AsiaNews) - "Un uomo santo e un amico dello Sri Lanka, che tante volte si è espresso contro la crudeltà della guerra e il pericolo del terrorismo, ammonendo sia i leader religiosi che i governanti di questo Paese". P. Benedict Joseph, portavoce dell'arcidiocesi di Colombo, ricorda così ad AsiaNews Benedetto XVI, che l'11 febbraio scorso ha rinunciato al ministero petrino.

"Noi srilankesi - sottolinea il sacerdote - abbiamo un grande rispetto per lui, e lo sentiamo vicino come leader spirituale e come amico".

Secondo p. Joseph, "Benedetto XVI è stato unico sotto molti punti di vista. È stato un grande pensatore, un grande teologo, un papa santo, che ha dovuto affrontare molte situazioni [diverse]. Il suo pontificato non è stato privo di conflitti e crisi, ma ha avuto la resistenza e la capacità di sostenere la propria serenità. Si dice che all'alba dei tempi, i pellegrini si recavano nella città eterna per vedere il papa. Ma oggi, con Benedetto XVI, i pellegrini vengono per ascoltarlo. Egli ha sempre comunicato qualcosa di splendido al popolo di Dio. Egli conosceva davvero il cuore dei giovani. E ha utilizzato i social media per comunicare con l'altro".

Dal 1983 al 2009 lo Sri Lanka è stato teatro di una sanguinosa guerra civile tra governo e ribelli delle Tigri Tamil (Liberation Tigers of Tamil Eelam, Ltte), organizzazione in lotta per creare uno Stato tamil indipendente nelle province nord ed est dell'isola (a maggioranza tamil).