Studio canadese critica Madre Teresa. Medico di Mumbai: Volgare diffamazione
di Nirmala Carvalho
Un gruppo di ricercatori accusa la fondatrice delle Missionarie della Carità di aver gestito una grande quantità di denaro e di “aver amato” la sofferenza dei malati, ma di non averla voluta alleviare. Il Vaticano avrebbe sfruttato la sua beatificazione per avvicinare i fedeli alla Chiesa. Membro della Pontificia accademia per la vita: “I suoi ostelli sono luoghi d’amore, nella sua forma più pura”.

Mumbai (AsiaNews) - Un volgare esercizio di diffamazione volto a macchiare l'opera di beata Madre Teresa di Calcutta. Il dr. Pascoal Carvalho, membro della Pontificia accademia per la vita, liquida così un controverso studio condotto da alcuni ricercatori canadesi, nel quale la fondatrice delle Missionarie della Carità viene definita "tutto fuorché una santa". L'articolo sarà pubblicato questo mese nella rivista di studi religiosi e scientifici Religieuses.

Secondo gli autori - Serge Larivee e Genevieve Chenard, del dipartimento di Scienze dell'educazione all'università di Montreal, e Carole Senechal, della facoltà di Educazione all'università di Ottawa -, la figura di Madre Teresa è frutto di un'orchestrata ed efficace campagna mediatica, che è stata "generosa" nel dare risalto alle sue preghiere, ma "avara" nel parlare dei milioni ricevuti dalla sua fondazione. Lo studio afferma che Madre Teresa considerasse "bello" vedere i poveri soffrire e preferisse glorificare il dolore dei malati anziché alleviarlo. Inoltre, i suoi ostelli avrebbero avuto una scarsa igiene e mancanza di cibo e medicinali. Il Vaticano, sostiene l'indagine, avrebbe sorvolato proprio su questo aspetto, procedendo alla sua beatificazione per "rivitalizzare la comunità cattolica e ispirare i fedeli, in un'epoca in cui le chiese sono vuote e l'autorità della Chiesa è in declino".

"Madre Teresa - replica il dr. Carvalho ad AsiaNews commentando lo studio canadese - è sempre stata molto chiara riguardo la sua missione ed era ben consapevole delle critiche. Ella diceva: 'Non siamo operatori sociali, siamo contemplative nel cuore del mondo, perché tocchiamo il corpo di Cristo 24 ore su 24 al giorno'. Io stesso ho incontrato Madre Teresa e sono stato al Nirmal Hriday [la prima casa aperta dalla beata nel 1962 a Calcutta, ndr]: è un luogo dove l'amore, nella sua forma più pura, viene praticato ogni giorno".

Nello studio, Larivee critica la beata anche per le sue visioni "eccessivamente dogmatiche" su aborto, contraccezione e divorzio. Ma Madre Teresa, nota il medico di Mumbai, era "un'ardente e instancabile paladina dei non nati, per la quale 'il più grande distruttore della pace è l'aborto, perché è una guerra contro il bambino, un assassinio diretto di piccolo innocente, l'omicidio di una madre'. La vita umana è sacra, e la sua dignità e la sacralità sono parte della nostra identità cattolica".