Pechino commemora il riformista Hu Yaobang, ma non segue la sua strada
L’ex segretario del Partito comunista è noto per il suo impegno riformatore in politica ed economia. La sua morte, avvenuta dopo un’epurazione nel 1989, scatenò le proteste di Tiananmen. Viene riabilitato solo nel 2005. Ieri i media di Stato, stampati e su internet, ne hanno ricordato l’impegno riformatore. Ma Xi Jinping non parla più del suo esempio.

Pechino (AsiaNews) - Per la prima volta in 24 anni, un giornale del Partito comunista cinese e alcuni siti web di Stato hanno commemorato la scomparsa dell'ex leader nazionale Hu Yaobang, noto riformista la cui morte ha provocato le prime manifestazioni di piazza sfociate con il massacro di Tiananmen. Il Liberation Daily, quotidiano di Shanghai, ha pubblicato ieri un articolo a firma di Zhou Ruijin - ex direttore del giornale - in cui si loda l'attività politica e riformista di Hu. Allo stesso tempo, il testo ricorda anche l'impegno di Xi Zhongxun, compagno di corrente di Hu e padre dell'attuale segretario del Pcc Xi Jinping.

Nato il 20 novembre 1915 da una povera famiglia di contadini, Hu partecipa alla Lunga marcia con Mao Zedong. Ma a differenza del Grande Timoniere viene ritenuto largo di vedute e tollerante, tanto che dopo la morte del presidente si impegna per riabilitare le vittime della persecuzione politica (campagne contro la destra nel 1957; la Rivoluzione culturale nel 1966-1976).

Fra i suoi "riabilitati" vi è perfino Deng Xiaoping. Dopo che questi prende il potere nel 1978, Hu - insieme a Zhao Ziyang e a Xi - prepara il terreno per le riforme economiche che dovevano trasformare la Cina da uno Stato ad economia stalinista a uno ad economia di mercato. Dal 1981 al 1987 è segretario del partito e lavora per le aperture e la modernizzazione. Fra le sue proposte più avanzate vi è quella di distinguere lo Stato dal partito e il partito dall'imprenditoria. Grazie a lui i cinesi hanno potuto cominciare a comunicare con più libertà con il resto del mondo.

Ma i conservatori, accusandolo di "inquinare" le menti del popolo, lo costringono alle dimissioni dalla segreteria nel 1987. La sua morte, il 15 aprile del 1989, raduna milioni di persone da cui poi nasce il movimento democratico soffocato con il massacro di Tiananmen.

Proprio questo nesso fra la sua morte e il massacro di Tiananmen ha fatto scendere il silenzio sulla sua memoria. Verrà riabilitato solo nel 2005 in occasione del 90mo anniversario della sua nascita. Il primo articolo ufficiale a suo favore risale al 2010 sul Quotidiano del Popolo. L'attuale leader Xi Jinping, pur avendo più volte espresso opinioni favorevoli su Hu, dal giorno della sua conferma alla guida della "Quinta generazione" ha smesso di parlarne, così come ha smesso di parlare di riforme.  

Nel testo pubblicato ieri si legge: "Ora che abbiamo raggiunto una fase storica della nostra crescita abbiamo bisogno di riforme. Quindi è giusto ricordare oggi Hu Yaobang, che ha avuto determinazione e coraggio per innovare. Se Deng Xiaoping è stato l'architetto della nuova Cina, Hu è stato il suo capo ingegnere".

Hu Dehua, figlio del politico defunto, aveva scritto una lettera aperta al nuovo governo chiedendo riforme politiche e sociali "come quelle di Hu Yaobang", ma non ha mai messo in discussione la dittatura monopartitica. Al South China Morning Post dice: "Oggi abbiamo bisogno più che mai di saggezza, coraggio, magnanimità e compassione. Speriamo che il governo continui a liberalizzare e a riformare. Speriamo che i nostri leader risolvano i problemi relativi alla libertà di stampa e di parola, o diverranno ancora più pericolosi".