Bangladesh, il governo promette: “Alzeremo i salari minimi degli operai”
Un gruppo di esperti – sindacalisti e industriali – esaminerà le norme che regolano il settore tessile. La decisione arriva dopo il crollo del Rana Plaza, costato la vita a oltre mille persone.

Dhaka (AsiaNews) - Il governo del Bangladesh alzerà il salario minimo degli oltre 3 milioni di operai impiegati nell'industria tessile. Lo ha annunciato oggi Abdul Latif Siddique, ministro del Tessile, dopo l'ondata di proteste scatenata dal crollo del Rana Plaza, in cui sono morte oltre mille persone e che ha portato alla luce le gravi condizioni in cui lavorano gli addetti del settore.

Un gruppo di sindacalisti e industriali ancora da comporre esaminerà insieme le attuali norme che regolano i contratti - per lo più inesistenti - e la sicurezza sui luoghi di lavoro. Incidenti come quello del Rana Plaza avvengono in genere per ragioni strutturali: edifici costruiti non a norma; centinaia di pesanti macchine da cucire stipate in un singolo piano; uscite di sicurezza inesistenti; finestre sbarrate.

È accaduto il 24 aprile scorso a Savar, quando il Rana Plaza è collassato su se stesso, portando con sé le oltre 3mila persone che in quel momento erano all'interno. Circa 2mila persone sono state recuperate vive: l'ultima è Reshma, una ragazza, ritrovata ieri e sopravvissuta per 17 giorni sotto le macerie.

Un giorno prima del crollo alcuni ispettori lo avevano dichiarato inagibile e pericolante: il palazzo era di otto piani - anziché cinque, come previsto dai permessi -, costruito su un ex stagno, e ospitava cinque fabbriche tessili, un centro commerciale e una banca.

Nel novembre del 2012, il rogo della Tazreen Fashion aveva già riacceso i riflettori sul problema degli operai dell'industria tessile: nove piani, una sola uscita d'emergenza (sbarrata), una paga mensile di circa 40 dollari (30 euro). (NI)