Diventa un caso il pestaggio di un sacerdote copto-ortodosso compiuto dalla polizia israeliana
Il fatto è avvenuto lo scorso 4 maggio durante le celebrazioni del Sabato Santo a Gerusalemme. Patriarcato e cristiani di Terra Santa puntano il dito contro la brutalità della polizia. Per il vescovo di Gerusalemme "chiudere gli accessi al Santo Sepolcro e maltrattare i pellegrini, fra cui anziani e handicappati, non ha nulla a che a fare con la sicurezza".

Gerusalemme (AsiaNews) - Si trasforma in un caso nazionale il pestaggio di un sacerdote copto-ortodosso da parte della polizia avvenuto lo scorso 4 maggio a pochi metri dal Santo Sepolcro, durante le celebrazioni del Sabato Santo. A inchiodare gli agenti è un video amatoriale, apparso nei giorni scorsi e diffuso anche dal Jerusalem Post. Il filmato mostra il brutale trattamento ai danni di p. Arsanios, 85 anni, responsabile della Chiesa copta ortodossa di Ramallah. Lo scorso 13 maggio il Patriarcato di Gerusalemme e i capi delle Chiese cristiane di Terra Santa hanno diffuso un comunicato dove denunciano le eccessive ed esagerate misure di sicurezza della polizia, che "hanno impedito a migliaia di fedeli di partecipare con serenità alle celebrazioni della Pasqua al Santo Sepolcro di Gerusalemme".

Intervistato da AsiaNews, mons.  William Shomali, vicario patriarcale per Gerusalemme sottolinea che tali atti avvengono ogni anno, ma i pellegrini e le autorità religiose hanno sempre tollerato il comportamento delle forze dell'ordine, ma in questa occasione si è sorpassato il limite. "Noi - afferma - non critichiamo il bisogno di sicurezza in questi eventi e la presenza della polizia israeliana, ma chiudere gli accessi al Santo Sepolcro, trattare i pellegrini e il clero con metodi brutali, strattonare persone portatori di handicap fa soffrire. Il Patriarcato doveva prendere una posizione in merito".

Gli incidenti sarebbero nati quando la polizia ha iniziato a bloccare il flusso di pellegrini verso il Santo Sepolcro transennando le vie che transitano nella città vecchia di Gerusalemme. Da ciò ne sarebbe scaturito un diverbio fra alcuni agenti e pellegrini, fra cui p. Arsanios, trattato brutalmente. L'anziano sacerdote è svenuto ed è stato condotto d'urgenza all'ospedale. La vicenda ha spinto Ze'ev Elkin, vice-ministro degli Esteri, a esprimere le sue scuse al Cairo e ai responsabili della Chiesa copta ortodossa. 

Secondo Micky Rosenfeld, portavoce della polizia di Gerusalemme, forze dell'ordine e rappresentanti della Chiesa copta-ortodossa si sono incontrati nei giorni scorsi per far luce sull'accaduto e stabilire le responsabilità dell'incidente. (S.C.)