Papa: Medio Oriente e tratta delle persone al centro dell'incontro con il presidente dell'assemblea Onu
L'importanza della riconciliazione fra le comunità che compongono le varie società e del rispetto dei diritti delle minoranze etniche e religiose. Il ruolo che potrebbe assumere l'Assemblea Generale dell'ONU nei programmi per l'agenda di sviluppo sostenibile dopo il 2015.

Città del Vaticano (AsiaNews) - Il Medio Oriente e la tratta delle persone sono stati i temi centrali del colloquio di questa mattina tra papa Francesco e il presidente dell'assemblea generale dell'Onu Vuk Jeremić. Nel Palazzo apostolico, Jeremić ha incontrato anche il cardinale segretario di Stato, Tarcisio Bertone, accompagnato dal segretario per i Rapporti con gli Stati, mons. Dominique Mamberti.

"Nei cordiali colloqui - informa una nota vaticana - sono state passate in rassegna alcune questioni di reciproco interesse, in particolare la risoluzione dei conflitti internazionali attraverso mezzi pacifici, con riferimento specifico al Medio Oriente, e alle gravi emergenze umanitarie da essi provocate. In tale contesto è stata rilevata l'importanza della riconciliazione fra le comunità che compongono le varie società e del rispetto dei diritti delle minoranze etniche e religiose. Ci si è soffermati, inoltre, sul problema della tratta delle persone, sul dramma dei rifugiati e dei migranti".

"Riguardo alla presente crisi economica mondiale, si è fatto cenno al ruolo che potrebbe assumere l'Assemblea Generale dell'ONU nei programmi per l'agenda di sviluppo sostenibile dopo il 2015, rispettoso dell'ambiente e nello stesso tempo capace di ridurre la distanza tra ricchi e poveri".

"L'incontro odierno ha confermato l'apprezzamento della Santa Sede per il ruolo centrale dell'Organizzazione nella ricerca del bene comune dell'umanità. D'altra parte, non si è mancato di ricordare il contributo della Chiesa Cattolica, con i mezzi che le sono propri e nel rispetto della sua identità, a favore della promozione della dignità umana integrale, della pace e di una cultura dell'incontro, auspicando che tali valori possano sempre ispirare i dibattiti e le deliberazioni dell'Assemblea Generale".