Asean, dal 2015 un unico visto ‘smart’ per 4 Paesi
Approvato un permesso di ingresso informatizzato comune per Myanmar, Indonesia, Cambogia e Filippine. Lo scopo è quello di incentivare il turismo e gli investimenti stranieri verso il sud-est asiatico.

Nay Pyi Taw (AsiaNews/Agenzie) - I governi di Myanmar, Cambogia, Indonesia e Filippine collaboreranno alla creazione di un visto informatico comune. La dichiarazione d'intenti, che spera di incentivare gli spostamenti turistici e l'afflusso di capitali, è stata firmata dai quattro Paesi il 5 giugno scorso, in occasione del 22esimo Forum asiatico per l'economia mondiale.

Il progetto, condiviso dai ministeri del Turismo dei quattro governi, rientra nell'ambito di una più vasta iniziativa promossa da tutti i Paesi dell'Asean due anni fa. Come ha spiegato il ministro indonesiano, Mari Elka Pangestu, "il turismo è un settore prioritario per la comunità economica dell'associazione, oltre che un'opportunità d'integrazione tra i vari Paesi".

Il progetto, proposto per la prima volta all'Asean Summit di Jakarta nel 2011, è stato già sperimentato tra Thailandia e Cambogia: entrerà in vigore in altri quattro Paesi dal 2015. L'iniziativa acquista un valore particolare in uno Stato come il Myanmar, dove il regime militare, al governo fino alle elezioni del 2011, ha filtrato per anni l'afflusso di visitatori stranieri.

U Hatay Aung, ministro del Turismo birmano, ha chiarito la nuova politica dichiarando che "lo scopo del visto comune è abbattere le barriere burocratiche che disincentivano a viaggiare attraverso la regione". E ha poi aggiunto che "tale obiettivo sarà ottenuto lavorando fianco a fianco con gli altri governi".

In una regione in cui il settore turistico è tra i principali motori dell'economia, l'agevolazione degli spostamenti locali potrebbe dare un consistente slancio ai singoli Paesi, oltre che stimolare l'arrivo di capitali esteri.  Il visto 'smart' è stato introdotto in Australia nel 1996. È un documento informatico che sostituisce il visto tradizionale e può essere rilasciato dalle agenzie o dalle compagnie aeree. Come ha spiegato il segretario dell'ufficio per il turismo delle Filippine, Ramon R. Jimenez Jr, "si tenterà di sfruttare al massimo le nuove tecnologie minimizzando gli sprechi".