Shenzhen, raid alla festa per Hu Jia: la polizia arresta 20 dissidenti
Il celebre attivista per i diritti umani compie 40 anni e invita alcuni amici al ristorante. Gli agenti in borghese entrano, interrogano i presenti e li portano via. Teng Biao: “Erano molto nervosi, ci hanno chiesto se stavamo parlando di un nostro amico arrestato una settimana fa. La situazione sta peggiorando”.

Shenzhen (AsiaNews) - Un gruppo di agenti di polizia in borghese è entrato ieri sera in un ristorante di Shenzhen dove 20 dissidenti stavano festeggiando il 40mo compleanno dell'attivista Hu Jia. Senza mandato e senza presentare alcun tipo di accusa, la polizia li ha prima interrogati e poi portati via. Lo conferma uno dei presenti, Teng Biao, al South China Morning Post.

Secondo la ricostruzione di Teng, gli uomini della pubblica sicurezza lo hanno interrogato sui dettagli della cena. Hu Jia, il festeggiato, è una delle figure di spicco della dissidenza cinese e in più occasioni è stato un "ponte" fra gli attivisti democratici e la comunità internazionale. Teng racconta che gli agenti "erano molto nervosi, mi hanno chiesto se stavamo parlando di Xu Zhiyong e del suo recente arresto. Dopo due ore e mezza mi hanno rilasciato".

Xu, docente di legge all'università di Pechino, ha chiesto all'inizio di giugno alla leadership comunista di rendere pubblici i propri guadagni (in linea con quanto dichiarato persino dall'ex presidente Hu Jintao). Per questo motivo, una settimana fa è stato arrestato per "violenze". Teng Biao è al momento il suo avvocato, che ha già presentato ricorso contro le assurde accuse mosse nei confronti del suo cliente.

Secondo Teng, questo ennesimo raid nei confronti degli attivisti democratici dimostra che la situazione sta peggiorando: "Gli arresti e la repressione diverranno sempre più duri. La gente ordinaria, la popolazione cinese non vive con un senso di sicurezza e i conflitti sociali stanno diventando più aspri. La situazione non è facile da risolvere".