Israele libera 26 detenuti palestinesi, ma approva 952 nuovi insediamenti
La mossa mette a repentaglio i colloqui di pace fra Israele e Autorità Palestinese, ripresi di recente grazie alla mediazione degli Usa. Le nuove unità abitative sorgeranno a Gilo, Gerusalemme Est. Per John Kerry, la mossa di Netanyahu "mina la credibilità di Israele".

Gerusalemme (AsiaNews/ Agenzie) - Nonostante gli sforzi compiuti in questi mesi dalla comunità internazionale per riprendere i negoziati fra Israele e Autorità Palestinese, la municipalità di Gerusalemme ha approvato oggi altri 942 nuovi insediamenti a Gilo (nella parte est della città). Yosef Pepe Alalu, consigliere municipale di Gilo, spiega che le nuove case amplieranno uno degli insediamenti esistenti. Le unità abitative si aggiungono agli oltre 1000 insediamenti approvati dal governo lo scorso 11 agosto.

La mossa delle autorità avviene proprio in concomitanza con il rilascio di 26 detenuti palestinesi, previsto per oggi. Essi sono stati liberati per cercare di favorire un clima di fiducia nei negoziati di pace appena ripresi nelle scorse settimane sotto l'egida della mediazione Usa. I 26 erano stati imprigionati prima degli accordi di Oslo.

Secondo fonti vicine alla Casa Bianca John Kerry, segretario di Stato Usa, ha criticato la politica espansionistica di Netanyahu e del suo entourage. Egli avrebbe avvisato il Premier israeliano sul rischio di una delegittimazione di Israele agli occhi della comunità internazionale.

Secondo alcune fonti, John Kerry sta utilizzando proprio il tema "della delegittimazione di Israele" per convincere Netanyahu a congelare gli insediamenti nei territori palestinesi. Per il diplomatico Usa, il leader del Likud teme di più l'isolamento internazionale che il programma nucleare iraniano.