Fukushima, un “muro di ghiaccio” per fermare l’acqua radioattiva
Il governo è pronto a spendere quasi mezzo miliardo di dollari per costruire un impianto di raffreddamento per i tre reattori colpiti dal disastro dell’11 marzo 2011. La procedura con l’acqua normale si è rivelata infatti quasi più pericolosa del terremoto.

Tokyo (AsiaNews) - Un "muro di ghiaccio" contro le fughe di acqua radioattiva. È il piano del governo giapponese, pronto a investire centinaia di milioni di dollari per costruire una muraglia ghiacciata intorno alla centrale nucleare di Fukushima. Il portavoce dell'esecutivo Yoshihide Suga sostiene che la spesa prevista sarà di circa 47 miliardi di yen, pari a 473 milioni di dollari. Le fughe stanno infatti peggiorando e il governo "ritiene essenziale essere coinvolto nel maggior modo possibile".

L'11 marzo del 2011 un terremoto ha colpito le coste orientali del Giappone, provocando un enorme tsunami - con onde di oltre 40 metri - che ha invaso la zona di Fukushima e le sue centrali nucleari. Il sisma di magnitudo 9 ha avuto effetti catastrofici: 15.850 morti; 6.011 feriti; 3287 dispersi; 800mila edifici distrutti; incendi in molte zone; strade e ferrovie danneggiate; crollo di dighe. Quattro milioni di famiglie del nord-est sono rimaste senza elettricità e un milione senz'acqua.

Il disastro ha messo fuori gioco l'impianto di raffreddamento dei reattori: tre di questi hanno subito una fusione. Ora per raffreddarli viene pompato all'interno del sistema dell'acqua, ma le enormi quantità di liquido radioattivo che vengono create da questo procedimento sono divenute una sfida per il gestore della centrale, la Tokyo Electric Power Company (Tepco).

Secondo i piani del governo, un muro di terra ghiacciata verrà creato intorno ai reattori usando tubi riempiti da liquido refrigerante, per evitare che l'acqua presente nel sottosuolo venga a contatto con quella usata per raffreddare la zona atomica. I sistemi per il trattamento di quest'acqua saranno migliorati, e si spera - sempre secondo il governo - di risolverne la contaminazione.