Jakarta, imprenditori cattolici: concerto di Natale per sostenere programmi di sviluppo
di Mathias Hariyadi
La Jakarta Concert Orchestra ha animato la 19ma edizione della rassegna musicale che anticipa le festività. All’evento hanno partecipato il nunzio apostolico, diversi ambasciatori e decine di sacerdoti della capitale. Obiettivo della serata raccolte fondi per finanziare progetti. Perché fare del bene è “un obbligo morale e spirituale”.

Jakarta (AsiaNews) - Rafforzare tra gli imprenditori e gli uomini di affari cattolici il senso di compassione e collaborazione, perché possano dedicare maggiore attenzione, tempo e risorse ai concittadini che vivono nel Paese, spesso in condizioni di disagio. Con questo spirito la comunità cristiana ha partecipato alla 19ma edizione del grande concerto di Natale a North Jakarta; un evento promosso da Pukat Kaj, l'associazione istituita dall'arcidiocesi di Jakarta che riunisce gli uomini di affari, e che ha riunito l'11 dicembre scorso (nella foto) i principali esponenti dell'imprenditoria cattolica della capitale indonesiana. Obiettivo della serata promuovere una raccolta fondi e adesioni a progetti di sostegno e sviluppo per realtà meno fortunate rispetto alle ricche province di Java; in particolare, l'attenzione converge su iniziative mirate a Papua, avviate nel tempo grazie alla stretta collaborazione con i vescovi della regione.

Intervistato da AsiaNews nei minuti che hanno preceduto il concerto Michael Utama Purnama, ex sacerdote e imprenditore cattolico di primissimo piano, sottolinea che la presenza di Pukat Kaj è di notevole contributo per la Chiesa indonesiana. Il primo circolo è stato fondato nel 1988 a Surabaya, nell'East Java, seguito due anni più tardi dal centro di Jakarta, per poi aumentare in numero col passare del tempo. "Speriamo che attraverso questo meraviglioso concerto di Natale - ha aggiunto - tutti gli imprenditori cattolici possano incontrarsi e, mentre socializzano, rafforzare il loro impegno a favore della Chiesa in Indonesia".

Sul palco si è esibita la Jakarta Concert Orchestra, diretta da Avip Priatna, con l'accompagnamento del Batavia Madrigal Singers e della banda giovanile Resonanz Chilidren Choir. Presenti per l'occasione il nunzio apostolico mons. Antonio Guido Filippazzi, assieme a dozzine di sacerdoti dell'arcidiocesi di Jakarta e ambasciatori da Russia, Libano, Svizzera e Danimarca.

Alex Paul Budiman Soerjadi, presidente di Pukat Kaj, pone l'accento su due elementi essenziali dell'essere cristiani: carità e compassione, che animano l'attività dell'associazione sotto la guida dell'imprenditore nel mandato triennale iniziato nel marzo 2013 e che si concluderà nel 2016. Come imprenditori cattolici, aggiunge, "siamo moralmente e spiritualmente obbligati a fare del bene agli altri".

Il ricavato del concerto di Natale verrà devoluto alla diocesi di Agats, nella provincia di Papua, per rafforzare programmi educativi in una delle aree più povere e difficili del Paese. Dal novembre 2011 i businessmen cattolici dedicano particolare attenzione alla regione, in seguito a un incontro con tre prelati papuani. Grazie a una collaborazione intensa e proficua, i vertici ecclesiastici e la leadership imprenditoriale sono riusciti a trasformare mere iniziative di "carità", in progetti mirati di lungo periodo all'insegna dell'auto-sufficienza. Non serve solo dare denaro e andarsene, sottolinea Marcus Linggo, non è questo "il nostro modo di operare, ma "programmi più sostenibili con obiettivi chiari da raggiungere".

In Indonesia, nazione musulmana più popolosa al mondo, i cattolici sono una piccola minoranza composta da circa sette milioni di persone, pari al 3% circa della popolazione. Nella sola arcidiocesi di Jakarta, i fedeli raggiungono il 3,6% della popolazione. La Costituzione sancisce la libertà religiosa, tuttavia la comunità è vittima di episodi di violenze e abusi, soprattutto nelle aree in cui è più radicata la visione estremista dell'islam, come ad Aceh. Essi sono una parte attiva nella società e contribuiscono allo sviluppo della nazione o all'opera di aiuti durante le emergenze, come avvenuto per in occasione della devastante alluvione del gennaio scorso.