La polizia vietnamita blocca la celebrazione del Memorial day buddista
Oltre cento agenti "intercettano, molestano e intimidiscono" monaci, monache e fedeli della Unified Buddhist Church of Vietnam, impedendo l'accesso alla pagoda Long Quang di Hue. Arrestati coloro che da varie parti del Paese cercano di unirsi alla celebrazione.

Parigi (AsiaNews) - La polizia vietnamita sta "intercettando, molestando e intimidendo" monaci, monache e fedeli della Unified Buddhist Church of Vietnam (UBCV) attorno alla pagoda Long Quang di Hue (nella foto), nella parte centrale del Paese, per impedire l'organizzazione del Memorial day (Giornata della memoria)  buddista per il 10 gennaio.

La denuncia viene dall'International Buddhist Information Bureau (IBIB), che in un comunicato precisa come dalle 6 di ieri mattina, 8 gennaio, oltre cento agenti hanno circondato la pagoda e bloccano tutti coloro che cercano di entrare o uscire. Nel pomeriggio è stata interrotta anche la linea internet della struttura.

La Giornata della memoria è uno degli eventi principali del calendario buddista vietnamita. Ricorda e onora il maestro fondatore del buddismo vietnamita e tutti coloro che in duemila anni hanno contribuito al suo sviluppo.

Già il giorno prima, martedì 7 gennaio, la polizia aveva convocato il venerabile Thich Quang Thanh, vice capo della nuova segreteria della UBVC, Vien Hoa Đạo, e dopo un interrogatorio gli aveva comunicato il divieto di partecipare alle commemorazioni a Hue. Alla sua protesta è seguito l'aumento della sorveglianza della polizia intorno alla sua pagoda,  la pagoda Giac Minh a Danang, che è anche la sede del Movimento buddista della gioventù ed è stato sotto stretta sorveglianza della polizia negli ultimi tre anni.

Lo stesso giorno, la polizia ha fermato per una "sessione di lavoro" (interrogatorio) il venerabile Thich Chon Tam, segretario generale dell'istituto dell'UBVC di Sangha, che voleva unirsi alla celebrazione della Giornata. E' stato minacciato e rimandato indietro. Stessa sorte è toccata al venerabile Thich Nguyen Ly, che veniva dal Centro di meditazione Tu Hieu insieme a una delegazione di monaci e fedeli dell'UBCV. Il Centro è ora circondato dalla polizia. Ugualmente fermati e messi sotto sorveglianza monaci e monache di 18 Comitati provinciali dell'UBCV che volevano partecipare all'evento.

La Chiesa unificata buddista del Vietnam (UBCV) è stata la principale organizzazione buddista nel Vietnam meridionale e centrale fino al 1975, quando il governo ha assunto la diretta amministrazione di tutte le sue proprietà e istituzioni. Nel 1981, in seguito al suo rifiuto di sottomettersi al Partito comunista, il governo - anche se non l'ha formalmente bandita - ha tentato di sostituirla con la Chiesa buddista vietnamita, di fatto controllata dallo Stato, ma la UBCV non ha smesso la sua attività religiosa. Dagli anni '90 molti monaci sono stati arrestati, mentre il "Supremo Patriarca" Thich Huyen Quang - morto nel luglio 2008 - è stato spesso minacciato per la sua opposizione al governo e ha trascorso lunghi periodi agli arresti domiciliari nella sua pagoda.