Pontificia accademia per le scienze: Anche l'Iran deve partecipare a Ginevra II
La Pontificia accademia indica alla comunità internazionale i punti fondamentali per una pace duratura in Siria. Fra essi vi sono l'immediato cessate il fuoco, la creazione di un corridoio umanitario e la trasformazione democratica del sistema politico. Il documento è frutto di un Workshop sulla Siria tenutosi ieri a Roma.

Roma (AsiaNews) - L'immediato cessate il fuoco, la costruzione di un corridoio umanitario e la partecipazione a Ginevra II di tutte le parti, compreso l'Iran, che hanno un ruolo nel conflitto siriano. Sono alcuni punti del documento pubblicato dalla Pontificia accademia per le scienze in vista della Conferenza di pace in programma a Ginevra il 22 gennaio. Rivolto a tutta la comunità internazionale,  il testo è frutto di un workshop tenutosi ieri a Roma. All'incontro erano presenti il cardinale Jean-Louis Pierre Tauran, presidente del Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso, mons. Marcelo Sanchez Sorondo, Cancelliere della Pontificia accademia delle scienze, Mohamed ElBaradei,  ex vicepresidente egiziano, Romano Prodi, inviato speciale Onu per il Sahel. Il piano proposto dalla Pontificia accademia riprende il documento di mons. Dominique Mamberti, segretario vaticano per i rapporti con gli Stati, agli ambasciatori accreditati presso la Santa Sede. La lettera era stata inoltrata pochi giorni prima della Giornata di preghiera e digiuno per la pace in Siria indetta dal Papa e tenutasi in piazza S. Pietro lo scorso 7 settembre.

Fra i punti salienti del documento vi sono:

1)      "Immediato cessate e la fine di ogni tipo di violenza" senza "precondizioni politiche".

2)      I combattenti interni devono deporre le armi. Le potenze straniere coinvolte devono prendere misure adeguate per fermare i finanziamenti che alimentano l'escalation di violenza e distruzione.   

3)      "Avvio dell'assistenza umanitaria e della ricostruzione", con  l'appoggio economico e umano di tutta la comunità internazionale.       

4)      Dare ai giovani e ai poveri un ruolo privilegiato all'interno del processo di ripresa.

5)      Favorire il dialogo interreligioso e la riconciliazione delle comunità per ripristinare la fiducia dopo anni di violenze.

6)      "Ginevra II deve garantire la partecipazione inclusiva di tutte le parti attive nel conflitto", locali e regionali. "La comunità internazionale deve tener conto dei recenti accordi sul nucleare fra Iran e Onu".   

7)      Creare "nuove forme politiche" per "garantire a tutti i gruppi sociali la rappresentanza, la partecipazione, la possibilità di parlare e la sicurezza".

8)     La "trasformazione" del sistema politico.