L'economia cinese al punto più basso degli ultimi 14 anni
La crescita del Pil si è attestata nel 2013 sul 7,7%, comunque in rialzo rispetto alle attese del governo. Il rallentamento indica che il governo vuole passare da un'economia basata sugli investimenti a una incentrata sul consumo interno. Per il 2014 si parla ancora del 7,5%.

Pechino (AsiaNews/Agenzie) - L'economia cinese, la seconda al mondo per estensione, ha toccato il punto più basso degli ultimi 14 anni nel campo della crescita economica. Nel 2013 il Prodotto interno lordo si è attestato sul 7,7%, un dato comunque in rialzo rispetto alle aspettative del governo. Per molti analisti non si tratta di un dramma, ma di una flessione "prevista e prevedibile" alla luce delle nuove politiche economiche imposte dalla leadership di Xi Jinping.

Il Pil cinese è cresciuto del 7,7% annuo nel quarto trimestre, in crescita rispetto a quanto atteso (+7,6%), ma in calo rispetto al 7,8% del terzo trimestre, sulla scia di una crescita più lenta degli investimenti. Su base congiunturale il quarto trimestre ha mostrato una crescita dell'1,8% contro il 2,2% dei tre mesi precedenti (le stime indicavano in questo caso un +2%). Sull'intero 2013 la crescita del paese è stata pari al 7,7%, uguale a quella del 2012.

La produzione industriale cinese di dicembre ha segnato una crescita del 9,7% annuo, leggermente inferiore alle attese (+9,8%) e al + 10% di dicembre. Lieve frenata anche per le vendite al dettaglio: +13,6% annuo in dicembre, dal 13,7% del mese precedente.

"Credo che sarà molto difficile che la crescita di quest'anno possa raggiungere l'8%" spiega l'economista di Bank of America-Merrill Lynch Ting Lu. "Nel 2014 ci aspettiamo, da parte del governo, il mantenimento di una politica monetaria neutrale e la realizzazione di una politica fiscale leggermente più accomodante".