La Corte suprema si schiera contro le discriminazioni verso i dalit cristiani

Mumbai (AsiaNews) - I cattolici indiani hanno accolto in modo positivo la decisione della Corte suprema che ha chiesto al governo di estendere anche ai dalit cristiani gli stessi diritti previsti per i fuori casta. In agosto la Corte suprema inizierà le audizioni su tale questione.

Per suscitare maggior consapevolezza nell'opinione pubblica sulla condizione dei dalit cristiani, alcune associazioni cattoliche – tra le quali l'All India Catholic Union e il Bombay Catholic Sabha - hanno messo in programma manifestazioni, tavole rotonde e incontri di preghiera. E' prevista una serie di sedute pubbliche negli stati del Trivandrum, nell'Andhra Pradesh e nel Tamil Nadu per documentare la discriminazione subita dai dalit cristiani e la loro continua emarginazione all'interno della società indiana.

Un decreto presidenziale del 1950 stabilisce che per i dalit indù, sikh e buddisti siano previste quote riservate nell'istruzione e nella pubblica amministrazione. Tali prerogative non sono previste per i fuori casta cristiani e musulmani e vengono tolte a coloro i quali abbracciano il cristianesimo o l'islam.

A febbraio scorso la Corte suprema aveva avocato a sé la decisione su tale argomento respingendo la richiesta del governo, che voleva trattarlo come problema legislativo.

Vari attivisti locali per i diritti umani chiedono che venga messa fine a questa "odiosa discriminazione" verso i dalit cristiani. (LF)