Venerdì Santo a Manila: un "cammino di penitenza” per proteggere il Paese dai disastri naturali
La speciale Via Crucis partirà alle 5 del mattino da Pasay City e si concluderà davanti alla cattedrale di Manila. Saranno presenti delegazioni delle 500 parrocchie della capitale e prelati provenienti da zone colpite da tifoni e terremoti. Card Tagle: “Solidarietà alle vittime, siamo una cosa sola con quanti soffrono".

Manila (AsiaNews/Cbcp) - Venerdì Santo, 18 aprile, l'arcidiocesi di Manila organizza un "cammino di penitenza" lungo 7 km, per chiedere sicurezza e protezione a un Paese martoriato di recente da devastanti calamità naturali, come il tifone Yolanda del novembre scorso. Promossa dalle emittenti cattoliche della capitale filippina, TV Maria e Radio Veritas, la "Via Crucis per il bel tempo" partirà dall'ospedale San Giovanni di Dio a Pasay City e si concluderà nello spazio antistante la rinnovata cattedrale di Manila. 

Il presidente della Conferenza episcopale filippina (Cbcp) mons. Socrates Villegas si rivolge ai fedeli, chiedendo loro di "offrire preghiere e sacrifici" personali per la protezione del Paese "contro le varie calamità naturali e i disastri che si sono succeduti" nel corso dell'ultimo anno. 

Fra i prelati che parteciperanno alla camminata "penitenziale" vi sono mons. Camilo Gregorio, vescovo di Batanes, mons. Ramon Arguelles vescovo di Lipa, mons. Honesto Ongtioco vescovo di Cubao e l'ausiliare di Manila mons. Bernardino Cortez. "Tutti sono invitati a unirsi a noi" ha dichiarato il presidente di Radio Veritas p. Anton Pascual, il quale chiarisce che "non c'è bisogno di pre-registrarsi per questo evento". 

Alla speciale Via Crucis, che partirà alle 5 del mattino, sono attese delegazioni di tutte le 500 parrocchie della capitale; la conclusione è prevista per le 10 in cattedrale, dove ad attendere i fedeli vi sarà il card Luis Antonio Tagle, che proporrà una personale riflessione e impartirà la benedizione solenne. 

E proprio l'arcivescovo di Manila, durante le celebrazioni della Domenica delle Palme, ha lanciato un appello alla comunità cattolica chiedendo di "mostrare solidarietà alle vittime delle calamità naturali". Nell'omelia il porporato ha invitato i filippini a essere "una cosa sola" con quanti soffrono a causa dei disastri naturali, fra cui terremoti e tifoni che ogni anno colpiscono l'arcipelago. "Anche se gli altri vi hanno abbandonato e dimenticato - afferma il card Tagle rivolgendosi alle popolazioni di Zamboanga, Bohol, Samar, Leyte, Capiz, Aklan, Iloilo, Palawan, Cebu - Io sono qui e vi porto l'amore di Gesù".